AGI - Si chiama "Loimos", dal termine greco che significa piaga o pestilenza, ed è un nuovo simulatore in grado di prevedere l'evoluzione di pandemie e malattie infettive in diversi contesti e scenari epidemiologici. A svilupparlo gli scienziati dell'Universitat Politecnica de Valencia, dell'Istituto Ramon y Cajal, del Consejo Superior de Investigaciones Cientificas, dell'Hospital General Universitari de Valencia e dell'Hospital Universitario La Paz (Madrid), che hanno pubblicato i risultati del loro lavoro sulla rivista microLife.
Il sistema, spiegano gli autori, è stato elaborato sulla base del virus SARS-CoV-2, ma potrebbe essere applicato a qualunque altra pandemia. "La versatilità di Loimos - afferma Jose' M. Sempere, dell'Universitat Politecnica de Valencia - lo rende uno strumento molto utile per prendere decisioni su misure non farmaceutiche atte a limitare la trasmissione di agenti patogeni".
Come funziona
Il sistema si basa su modelli di calcolo che facilitano la progettazione virtuale dei virus in base a diversi ambienti e condizioni a vari livelli di gravità.
"I nostri modelli riproducono i virus e le loro interazioni con un livello di dettaglio senza precedenti - spiega Sempere - in questo modo è possibile valutare e prevedere l'incidenza del virus in un dato quartiere, città o paese, in una varietà di circostanze, e osservarne il breve, medio e evoluzione a lungo termine".
Il gruppo di ricerca sta lavorando per incorporare nel modello l'impatto di nuovi ceppi virali durante il periodo di vaccinazione. "Uno strumento così completo - commenta Andre's Moya, del Consejo Superior de Investigaciones Cientìficas - potrebbe essere molto utile per programmare le strategie di intervento non farmaceutiche. Le simulazioni possono restituire un'immagine della diffusione, della durata e della frequenza dell'infezione".