AGI - Ogni città si distingue per un’impronta microbiomica unica, un insieme di virus e batteri che la identificano in modo univoco. Questo è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Cell, condotto dagli scienziati della University of Maryland School of Medicine (UMSOM), che hanno sequenziato e analizzato 4.728 campioni raccolti da sistemi di trasporto pubblico e ospedali situati in 60 città in tutto il mondo.
Gli autori hanno condotto analisi di tutte le specie microbiche identificate. “Ogni città – afferma Christopher Mason, docente presso la Weill Cornell Medicine – ha una sua eco molecolare, con microbi e batteri in grado di identificarla con precisione”.
Il lavoro è stato condotto prima che la pandemia provocasse le chiusure e i lockdown, e ora i ricercatori stanno valutando i cambiamenti dell’impronta digitale del microbioma. Il consorzio ha lanciato il progetto MetaCOV nel 2020 per isolare la presenza del virus SARS-CoV-2 in ambienti urbani. Il gruppo di ricerca ha identificato un nucleo di 31 specie trovate nel 97 per cento dei campioni identificati, e rilevato forme batteriche e microbiche sconosciute. Questi dati, sottolineano gli autori, evidenziano il potenziale per diverse applicazioni pratiche, come l’identificazione di composti utili per lo sviluppo di antibiotici e farmaci.