AGI - Un impianto oculare da inserire al centro della cornea, lo strato più esterno dell'occhio potrebbe sostituire l'uso degli occhiali da lettura e combattere la presbiopia, il declino della vista correlato all'età.
Lo sostengono in un articolo pubblicato sulla rivista Cornea gli esperti dell'Università di Linkoping in Svezia, che hanno condotto uno studio di valutazione dell'impianto oculare realizzato dalla società svedese LinkoCare.
"Questo dispositivo è realizzato con collagene sintetico, un materiale molto simile al tessuto corneale - affermano i vertici di LinkoCare - e migliora la messa a fuoco durante la visione da vicino". Il team ha coinvolto sei pazienti per la sperimentazione, la cui visione è migliorata significativamente a seguito dell'impianto sviluppato dall'azienda svedese.
"La presbiopia è provocata da un indurimento del cristallino - spiegano gli autori - una struttura di circa 10 millimetri per quattro, che si trova dietro la cornea. Cristallino e cornea rifrangono la luce che entra nell'occhio per focalizzare l'immagine sulla retina, l'area sensibile alla luce che si trova nella parte posteriore dell'occhio".
Quando il cristallino perde flessibilità, aggiungono gli scienziati, diventa più difficile mettere a fuoco le immagini, che pertanto appaiono sfocate. "La maggior parte delle persone ricorre agli occhiali da lettura, ma il tessuto del cristallino puo' essere rimodellato chirurgicamente, anche se si tratta di un approccio piuttosto invasivo - osservano gli esperti - questo impianto puo' essere inserito in un minuto ed è reversibile.
"Dato che è costituito da materiale simile al collagene, riduce la probabilità di effetti collaterali associati ad altri impianti". Il dispositivo viene inserito creando una tasca nel tessuto corneale con un laser, le superfici interne in seguito infatti guariscono insieme e si restringono, avvolgendo l'impianto in posizione.
Un lavoro degli esperti della Gemini Eye Clinics in Austria e Repubblica Ceca è attualmente in fase di sperimentazione e coinvolge 110 pazienti che saranno monitorati per un anno a seguito dell'impianto di LinkoCare.
"È fondamentale proseguire con i risultati di follow-up a lungo termine - conclude Christopher Liu, consulente oftalmologo presso il Sussex Eye Hospital - potrebbero insorgere reazioni avverse ed effetti collaterali dovuti al materiale, infiammazioni o cicatrici. C'è ancora molto lavoro da fare".