AGI – Il rover NASA Perseverance dovrebbe lasciare la Terra tra il 30 luglio e il 15 agosto per dirigersi all’esplorazione di Marte, dove svolgerà una serie di missioni destinate alla ricerca di tracce di vita sul Pianeta rosso, una delle quali prevede il primo velivolo progettato per sorvolare il suolo di un altro pianeta.
A spiegarlo un video pubblicato su Science, in cui si spiega che dopo un viaggio di circa sei mesi, il rover dovrebbe atterrare sul cratere Jezero, un antico letto di un lago che potrebbe nascondere qualche indizio sulla storia climatica del pianeta. Tra gli strumenti innovativi della missione, il piccolo elicottero Ingenuity (dall’inglese “ingegno”) avrà lo scopo di compiere il primo sorvolo di un altro pianeta, un'impresa impegnativa poiché l'atmosfera marziana è circa 100 volte più rarefatta di quella terrestre.
“Nonostante ora sia un paesaggio ostile, freddo e secco – descrive il video – Jezero un tempo avrebbe potuto somigliare al lago di Salda, in Turchia. L’atmosfera di Marte era infatti molto più densa e la superficie ospitava laghi e acqua allo stato liquido, ma non sappiamo ancora se le condizioni sul Pianeta rosso siano state sufficientemente favorevoli per lo sviluppo della vita microbica”.
Il filmato sottolinea che Perserverance sarà dotato del Sample Caching System, un dispositivo sofisticato in grado di perforare la superficie marziana, raccogliere e immagazzinare campioni che tra circa 10 anni dovranno giungere sulla Terra per l’analisi, ma nel frattempo il rover potrà studiarne la composizione e la distribuzione molecolare, per rintracciare la presenza di detriti organici, che potrebbero rappresentare la prova dell’esistenza di vita microbica, seppur estinta.
“Dopo i primi due anni trascorsi esplorando il cratere Jezero – continua il video – Perseverance si sposterà lungo il letto del fiume e invierà dati utili a comprendere la storia geologica del Pianeta rosso, nella speranza di rintracciare un paesaggio vulcanico congelato nel tempo. Se la superficie presentasse tracce fossili di lava, i campioni potrebbero rivelare l’età del lago marziano”.
Perseverance ha inoltre l’obiettivo di rintracciare nelle rocce le prove dell’esistenza del campo magnetico che un tempo avrebbe potuto avvolgere il pianeta, secondo le teorie più accreditate, mentre uno degli strumenti registrerà per la prima volta il suono sulla superficie marziana. “Ingenuity – conclude il filmato – potrebbe spianare la strada a future esplorazioni del Pianeta rosso basate sul volo. Possiamo solo iniziare a immaginare cosa i campioni raccolti da Perseverance potranno rivelarci sulla storia del Pianeta rosso, sul nostro Sistema solare e forse sulla vita stessa.