Per anni gli scienziati sono stati convinti che il nostro Universo fosse piatto come un pezzo di carta. Ma ora un gruppo di ricercatori, guidati da Alessandro Melchiorri dell'Università Sapienza di Roma, ha trovato nuove evidenze che suggerirebbero che l'Universo sia invece curvo e chiuso come un pallone gigante. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, si è basato sull'analisi dei dati sulla radiazione cosmica di fondo del 2018 raccolti dal satellite Planck dell'Agenzia Spaziale Europea.
La radiazione cosmica di fondo, composta da microonde è considerata il debole eco del Big Bang, il fenomeno che circa 14 miliardi di anni fa innescò l'espansione dell'Universo. Dall'analisi dei dati i ricercatori hanno trovato un'anomalia. In pratica, pare che l'effetto della "lente gravitazionale" - quella deformazione apparente dell'immagine dei corpi celesti la cui luce emessa si trovi a passare nei pressi delle masse che producono la curvatura dello spazio-tempo - risulta essere più intenso del previsto.
In pratica, la gravità piega le microonde della radiazione cosmica di fondo più di quanto previsto. Secondo i ricercatori, questa anomalia si spiegherebbe se l'Universo fosse curvo e chiuso. Questi risultati metterebbero in crisi tutto quello che sappiamo e solleverebbe una serie di problemi nel campo della fisica. I ricercatori quindi preferiscono un approccio prudente, anche se l'accuratezza dell'analisi condotta è pari al 99,8 per cento. "Aspettiamo e vediamo cosa ci diranno i nuovi dati", dice Melchiorri.