Nuove straordinarie fotografie aeree del Monte Bianco rivelano l'entità della perdita di ghiaccio negli ultimi 100 anni nelle Alpi. Un secolo fa, il pilota e fotografo svizzero Walter Mittelholzer ha sorvolato il Monte Bianco con un biplano per fotografare il paesaggio alpino.
Lo scorso agosto di quest'anno, invece, i ricercatori dell'Università di Dundee in Scozia hanno ricreato le sue fotografie per mostrare come le montagne sono cambiate nel tempo. Kieran Baxter e Alice Watterson hanno sorvolato il massiccio del Monte Bianco per ripetere tre iconiche fotografie dei ghiacciai di Mittelholzer.
Gli scienziati hanno utilizzato un processo chiamato "monoplotting" per trovare la posizione originale della telecamera nello spazio aereo; poi hanno usato le cime e le guglie del paesaggio alpino come punti di riferimento per geolocalizzare le immagini storiche. Le nuove fotografie dei ghiacciai Argentiere, Bossons e Mer de Glace mostrano la grave portata della perdita di ghiaccio nella regione.
Per scattare le foto, Baxter, dotato di waypoint e di più dispositivi GPS, si sporto dal lato dell'elicottero mentre si librava appena sotto la cima del Monte Bianco. "La scala della perdita di ghiaccio - dichiara Baxter - è stata immediatamente evidente quando abbiamo raggiunto l'altitudine, ma è stato solo confrontando le immagini fianco a fianco che sono stati resi visibili gli ultimi 100 anni di cambiamento.
È stata un'esperienza mozzafiato e straziante, soprattutto sapendo che la fusione ha subito un'accelerazione massiccia negli ultimi decenni. A meno che non riduciamo drasticamente la nostra dipendenza dai combustibili fossili, tra altri cento anni rimarrà poco ghiaccio da fotografare".