AGI - Il 37,5% degli ospedali in Ucraina è stato costretto a chiudere o a operare con delle limitazioni, dall’invasione da parte della Russia nel febbraio 2022. Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori e collaboratori della Rutgers, provenienti da Stati Uniti, Pakistan e Ucraina, pubblicato su JAMA. Gli scienziati hanno raccolto e confrontato dati sui servizi ospedalieri forniti sia nel periodo precedente l’attuale conflitto, ovvero prima del 23 febbraio 2022, sia durante la guerra, dal 23 febbraio 2022 al 30 maggio 2023. Prima dell’invasione in Ucraina gli ospedali erano circa 720. Nell’aprile 2023 erano ancora operativi 450 ospedali, circa il 37,5 % in meno. Di questi 450 ospedali, 74 ospedali di 12 dei 24 oblast, ovvero province, dell’Ucraina non occupati dalla Russia hanno partecipato allo studio.
“La guerra ha devastato il sistema ospedaliero ucraino, lasciandolo mal equipaggiato per rispondere alle esigenze di una popolazione in crisi - ha dichiarato Ubydul Haque, professore assistente presso il Rutgers Global Health Institute e la School of Public Health e autore principale dello studio -. Questa ricerca aiuta a chiarire le realtà che gli ospedali delle regioni colpite dalla guerra devono affrontare, e il loro disperato bisogno di sostegno”. I ricercatori hanno riscontrato un aumento dei servizi relativi alle cure mediche d’emergenza, ma una riduzione del numero di ospedali che offrono analisi di laboratorio, con il 13% in meno, educazione al tabagismo, con meno il 13%, screening del cancro, con meno il 24%, servizi ginecologici, con una riduzione del 26%, servizi di riabilitazione, con il 27% in meno, servizi farmaceutici, con meno il 25% e programmi di teleassistenza, con una riduzione del 36%.
Gli ospedali hanno, inoltre, riferito di interruzioni della catena di approvvigionamento, con un notevole impatto su attrezzature e farmaci essenziali, carenza di kit per test di laboratorio, ritardi nella consegna di farmaci essenziali, problemi di conservazione dei farmaci, causati da interruzioni di corrente, riduzione del personale e aumento delle ore di lavoro del personale ospedaliero. La salute materna e neonatale è stata influenzata negativamente e la disponibilità di servizi essenziali, tra cui ambulanze, defibrillatori, ventilatori e letti ospedalieri, compresi quelli per le unità di terapia intensiva, è diminuita.
Alcuni effetti della guerra sul funzionamento degli ospedali e il loro impatto sulla salute sono ancora da verificare. I ricercatori hanno osservato che, poiché alcune regioni delle zone di guerra attive erano inaccessibili allo studio, le aree più colpite potrebbero essere sottorappresentate e gli ospedali distrutti o non in grado di operare non hanno potuto essere rappresentati nei dati. Inoltre, lo studio ha rilevato che la guerra ha ridotto l’accesso ai vaccini, il che può portare a una maggiore incidenza di malattie infettive. “L’indebolimento del sistema ospedaliero ucraino rivela che gli operatori sanitari non solo faticano a soddisfare le esigenze di emergenza, ma anche a fornire cure preventive essenziali e assistenza continua per le patologie croniche. Questo può avere molte implicazioni negative a lungo termine per la salute della popolazione ucraina”, ha concluso Haque.