AGI - L’uso del linguaggio, la scelta di determinati termini e il tono di voce possono rivelare importanti processi psicologici che sono alla base del benessere nel corso della vita. A individuare alcuni di questi marcatori linguistici uno studio, pubblicato sulla rivista Plos One, condotto dagli scienziati dell’Università di Zurigo, dell’Università dell’Arizona e dell’Università del Queensland. Il team, guidato da Tabea Meier, ha sviluppato un modello concettuale di indicatori linguistici per collegare il modo di parlare e scrivere con il benessere psicologico dei partecipanti. I ricercatori hanno utilizzato narrazioni personali sull’invecchiamento in buona salute in un campione di 701 partecipanti adulti per identificare sistematicamente indicatori linguistici di benessere.
“Le parole che le persone utilizzano – scrivono gli autori – riflettono una varietà di processi psicologici, inclusi gli stili di pensiero, le emozioni e i meccanismi di coping, ovvero il modo in cui si risponde alle sfide e alle difficoltà. Sebbene gli studi linguistici esistenti forniscano un fondamento promettente, la maggior parte dei lavori pubblicati finora ha collegato marcatori linguistici separati, come autoreferenzialità, ad aspetti separati del benessere, come livello di soddisfazione della vita”. In realtà, sottolineano gli scienziati, gli individui hanno sentimenti e pensieri associati all’invecchiamento che sembrano essere comparabili in base all’età. Le opinioni dei gruppi più giovani possono essere particolarmente importanti in quanto possono trasformarsi in profezie che si autoavverano e influenzare le effettive condizioni di salute e i processi legati all’età avanzata. I ricercatori hanno raccolto la visione dell’invecchiamento sano di persone appartenenti a varie fasce d’età per testare empiricamente le associazioni tra marcatori linguistici teorizzati e dimensioni di benessere ben consolidate. Riflettere sul percorso di invecchiamento desiderato o atteso, sostengono gli esperti, può attivare processi rilevanti alla base del benessere lungo l’arco della vita.
“Il nostro modello di linguaggio – affermano gli autori – integra diversi aspetti del benessere e ha dimostrato la struttura interna degli indicatori linguistici. Questo studio fornisce una comprensione più profonda dell’uso del linguaggio naturale. La nostra analisi mostra la necessità di implementare misure di benessere innovative. Quando i marcatori linguistici saranno stati convalidati in modo più approfondito come indicatori di benessere, sarà possibile utilizzarli per analizzare il benessere degli individui su larga scala. Ci auguriamo che questo lavoro possa contribuire allo sviluppo di misure comportamentali sempre più innovative che possano eventualmente integrare le autovalutazioni e aiutarci a comprendere e analizzare meglio il benessere e l’invecchiamento in buona salute”.