AGI - Un nuovo vaccino contro la dengue in dose singola ha dimostrato un’efficacia del 79,6%. A svilupparlo l’Istituto Butantan nello stato di San Paolo in Brasile, nell’ambito di uno studio clinico di fase 3, pubblicato su The New England Journal of Medicine. Il vaccino si è mostrato sicuro sia fra i partecipanti che hanno avuto la dengue sia fra quelli che non sono mai stati esposti al virus prima d’ora. Chiamato Butantan-DV, il vaccino contiene versioni attenuate di tutti e quattro i sierotipi del virus della dengue. I risultati dello studio di fase 3 in corso dimostrano che il vaccino è sicuro ed efficace per tutti i gruppi di età compresa tra i 2 e i 59 anni e per le persone con o senza una precedente storia di infezione da virus della dengue.
“La pubblicazione dell’articolo nella più importante rivista medica del mondo attesta il rigore e la qualità del lavoro svolto dai ricercatori di 16 centri brasiliani situati in tutte e cinque le regioni del Paese e coordinati dall’Istituto Butantan”, ha dichiarato Esper Kallás, specialista in malattie infettive e primo autore dell’articolo.
“A giugno completeremo il periodo di follow-up di cinque anni e una volta consolidati i dati, sapremo quanto durerà la protezione indotta dal vaccino”, ha continato Kallás, che dirige l’Istituto Butantan. I ricercatori intendono presentare un rapporto all’ANVISA, l’agenzia di sorveglianza sanitaria brasiliana, nella seconda metà di quest’anno per richiedere la registrazione del vaccino. “Se tutto va bene, otterremo l’approvazione definitiva del vaccino nel 2025. Abbiamo già l’infrastruttura per produrlo all’Istituto Butantan, anche se può essere ancora perfezionato. Dopotutto, si tratta di un vaccino tetravalente, che corrisponde a quattro vaccini in uno”, ha precisato Kallás.
I risultati dei primi due anni dello studio clinico di Fase 3, iniziato nel febbraio 2016, che ha coinvolto 16.235 partecipanti in 13 Stati, divulgati dall’Istituto Butantan nel dicembre 2022, indicavano un’efficacia complessiva del 79,6%. Ora, gli scienziati sono stati più dettagliati: l’efficacia del vaccino è stata dell’80,1% per i partecipanti di età compresa tra i 2 e i 6 anni, del 77,8% per quelli di età compresa tra i 7 e i 17 anni e del 90,0% per il gruppo di età compreso tra i 18 e i 59 anni. La stratificazione in base allo stato sierologico ha mostrato una protezione per il 73,6% dei partecipanti privi di evidenze che riconducessero a casi precedenti di infezione da virus della dengue e per l’89,2% di quelli in passato esposti al virus. L’efficacia è stata dell’89,5% contro il sierotipo 1 della dengue, DENV-1, e del 69,6% contro il sierotipo 2, DENV-2. Non è stato possibile per i ricercatori valutare l’efficacia del vaccino contro i sierotipi 3 e 4 perché non erano in circolazione durante il periodo di follow-up. La maggior parte degli effetti collaterali avversi è stata classificata come lieve o moderata. Le reazioni principali sono state dolore e arrossamento nel sito di iniezione, mal di testa e affaticamento. Eventi avversi gravi legati al vaccino sono stati registrati per meno dello 0,1% dei vaccinati, e tutti sono guariti.
“I risultati della Fase 2, il precedente studio clinico, hanno dimostrato che i quattro sierotipi virali attenuati di Butantan-DV si moltiplicano nell’organismo umano e inducono una risposta equilibrata in termini di produzione di anticorpi - ha dichiarato Maurício Lacerda Nogueira, virologo e uno dei coordinatori della sperimentazione -. Questo ci porta a concludere che la sua efficacia contro DENV-3 e DENV-4 sarà altrettanto buona. Va sottolineato che il vaccino del Butantan Institute si è dimostrato estremamente sicuro anche per le persone che non hanno mai avuto la dengue, il che rappresenta un vantaggio rispetto ai vaccini attualmente disponibili sul mercato. Inoltre, può essere somministrato a un gruppo di età più ampio ed è sufficiente una singola dose”, ha precisato Nogueira che è professore presso la Scuola di Medicina di São José do Rio Preto, uno dei centri che stanno conducendo la sperimentazione.
Ad oggi, in Brasile sono stati approvati due vaccini contro la dengue. Uno è Dengvaxia, prodotto da Sanofi Pasteur. Questo vaccino richiede tre applicazioni ed è indicato per le persone di età compresa tra 9 e 45 anni che hanno avuto la dengue. L’altro è Qdenga, prodotto da Takeda. L’applicazione in Brasile inizierà questo mese, per le persone di età compresa tra 4 e 60 anni, indipendentemente dallo stato sierologico. In questo caso saranno necessarie due dosi per un’immunizzazione completa. “Lo schema a dose singola di Butantan-DV presenta diversi vantaggi”, hanno sottolineato gli autori. Oltre ai benefici logistici ed economici, una protezione rapida può essere importante in caso di epidemia e per coloro che intraprendono un viaggio e si recano in luoghi dove la malattia è endemica. In Brasile, la dengue è considerata iperendemica, il che significa che la sua alta prevalenza rimane costante da un anno all’altro. Secondo il Ministero della Salute, nei primi 11 mesi del 2023 sono stati notificati circa 1,6 milioni di casi. Finora, quest’anno, il numero di casi ha raggiunto i 217.841, secondo i dati divulgati martedì 30 gennaio. Sono stati confermati 15 decessi e 149 sono in corso di indagine. Sulla base di questi numeri, il tasso di incidenza attuale in Brasile è calcolato in 107,1 casi per 100.000 abitanti, mentre il tasso di mortalità è dello 0,9%. La sperimentazione di fase 3, che si concluderà a giugno, potrebbe essere la più grande sperimentazione clinica di un vaccino mai condotta esclusivamente in Brasile. “Il costo della dengue in Brasile è assurdo - ha osservato Nogueira -. Il vaccino dovrebbe ridurre la mortalità e le ospedalizzazioni dovute alla malattia; quindi, l’investimento di diverse centinaia di milioni di reais da parte del governo brasiliano nello sviluppo di un vaccino indigeno avrà un impatto enorme sulla salute pubblica”, ha concluso Nogueira.