AGI - Il laparocele, che è un’ernia che si forma su una cicatrice dopo un intervento di chirurgia addominale, non si opera solo quando dà fastidio o perché è anti-estetico. Ma si interviene per evitare l’insorgenza di un’ischemia intestinale”. Lo ha spiegato all’AGI Giuseppe Sica, direttore Uoc Chirurgia Mininvasiva e dell’apparato digerente del Policlinico Tor Vergata di Roma, a proposito dell'intervento subito da Papa Francesco.
“Nel caso del laparocele incarcerato, chiamato così perché parte del contenuto dell’ernia attraversa il ‘buco’ presente sulla fascia addominale e non torna indietro, il rischio ischemia è alto, per cui l’intervento del Papa è da considerarsi urgente”, sottolinea l’esperto. “Nell’intervento si libera l’ernia e sul buco viene posta una retina di polipropilene, simile a quella che si usa per la pesca, per evitare recidive, che sono comunque possibile tra il 5 e il 20 per cento dei casi, in base ai fattori di rischio”, dice Sica. “La convalescenza è piuttosto breve, dai 3 ai 4 giorni, e il recupero completo varia a seconda del paziente”, conclude.