AGI - Il Covid-19 fa aumentare di oltre il 10% i sintomi di disturbi psichiatrici nei dodici mesi successivi alla malattia. E del 20% altri segnali come mancanza di concentrazione e attenzione. E così, mentre tutti gli altri sintomi dell'infezione da Coronavirus diminuiscono a un anno dal contagio, aumentano invece depressione, ansia e insonnia.
Sono alcuni dei risultati del primo studio prospettico condotto in Italia, che inducono gli scienziati a considerare un nuovo elemento sorprendente e preoccupante: a differenza degli altri sintomi che si sviluppano durante la fase acuta, quelli psichiatrici sembrano presentarsi dopo la malattia. E protrarsi a lungo.
Tutto questo in uno dei momenti storici più difficili per la psichiatria italiana, alle prese con un 'cedimento strutturale' di molte delle articolazioni territoriali e ospedaliere della salute mentale, un calo dei dipartimenti di salute mentale (da 183 a 141), una drammatica fuga del personale medico (nel 2025 mancheranno mille psichiatri e novemila professionisti sanitari) e risorse a disposizione di un terzo rispetto a quelle degli altri principali paesi europei (3% invece del 10).
Insomma completamente dimenticata dal PNRR. La Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia (SINPF) in occasione della pubblicazione internazionale sulla Rivista spagnola di Psichiatria e Salute Mentale del primo studio, tutto italiano, condotto all'ospedale universitario di Udine, ribadisce la necessita' di istituire una Agenzia Nazionale per la Salute Mentale che possa, a 44 anni dalla riforma, rivedere tutto il settore a 360 gradi.