AGI - È quasi un nuovo Eldorado, quello dei tamponi anti-Covid. Il prezzo del test è calmierato a 8 euro per i minori di 18 anni e a 22 euro dai 18 anni in su, ma nelle strutture private va incontro a escursioni notevoli: dai 30 euro di Palermo ai 95-140 e oltre di Milano. In mezzo, ad esempio, c'è Firenze, dove - pur restando nello stesso circuito di strutture sanitarie - si pagano 65 euro.
Tolti i 'picchi' in alto o in basso, il prezzo medio di un tampone nelle strutture private è di 50 euro. Ma è il costo di oggi, 12 ottobre, quando l'obbligo di green pass sui luoghi di lavoro non è ancora scattato. Cosa faranno le leggi della domanda e dell'offerta da lunedì-martedì della prossima settimana lo si può immaginare ma non pronosticare con certezza.
Il ricorso alle strutture private rischia di essere inevitabile. Fino a oggi in Italia vengono fatti circa tra 1,6 e 1,9 milioni di tamponi a settimana negli ospedali, nei 'drive-in' e nelle strutture prevalentemente pubbliche o, come nel caso delle farmacie, a prezzi controllati.
Le stime che ieri hanno fatto lanciare l'allarme da parte delle regioni parlano di circa 2 milioni di lavoratori non vaccinati che dovranno fare un tampone ogni 48 ore. Un totale di 6 milioni di test che si aggiungono ai circa due milioni di tamponi da analizzare dell'attuale 'normalità'.
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha stimato che ai circa 60-70 mila tamponi quotidiani si dovrebbero aggiungere, tre volte a settimana, quelli di oltre 300 mila lavoratori non vaccinati. E il sistema pubblico regionale non è in grado di sostenere questo carico.