AGI - Una nuova opportunità di cura contro la dengue potrebbe essere presto disponibile. Un inibitore del virus della dengue, infatti, si è dimostrato efficace nei modelli murini. La scoperta è descritta in uno studio pubblicato su 'Nature'. I risultati hanno anche gettato luce su un nuovo meccanismo di azione antivirale per lo sviluppo futuro di agenti terapeutici per la dengue.
La dengue, una malattia virale trasmessa dalle zanzare, colpisce circa 96 milioni di persone ogni anno. Sono circa 3,9 miliardi di persone a rischio di infezione e il numero di incidenza è cresciuto rapidamente negli ultimi decenni. Ad oggi, non esistono agenti antivirali per la prevenzione o il trattamento della dengue e il virus ha più varianti, quindi trovare un agente terapeutico universale per la dengue si sta rivelando difficile.
La ricerca è stata condotta dal virologo Johan Neyts e dal suo team presso la facoltà di Medicina di KU Leuven, in Belgio. I ricercatori hanno utilizzato uno schermo su larga scala per identificare i composti che inibiscono il virus della dengue nelle colture cellulari. Quello più promettente è stato quindi ottimizzato in un composto (chiamato JNJ-A07) che è molto potente contro tutti i sottotipi conosciuti di virus dengue.
Il composto ha un profilo di sicurezza favorevole nei topi e nei ratti e ha dimostrato di ridurre la carica virale nei modelli murini di infezione quando somministrato per via orale, sia come prevenzione che come trattamento.
Gli autori hanno scoperto che JNJ-A07 interferisce con la replicazione del virus bloccando l’interazione di due proteine virali (NS3 e NS4B), rivelando un meccanismo di azione antivirale completamente nuovo. “Sebbene JNJ-A07 non sia il primo inibitore della dengue NS4B ad essere scoperto, è uno dei più promettenti e ben caratterizzati”, scrivono i ricercatori.