Un uomo è stato in grado di muovere tutti e quattro gli arti paralizzati grazie a un sofisticatissimo esoscheletro controllato dalla sua mente. È lo straordinario risultato raggiunto da un gruppo di ricercatori francesi in uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Neurology. Thibault, il giovane paziente di 30 anni che ha testato l'esoscheletro, ha detto che muovere quei primi passi lo ha fatto sentire come il "primo uomo sulla Luna".
I suoi movimenti, in particolare la deambulazione, non sono perfetti e l'esoscheletro è stato utilizzato solo in laboratorio. Ma i ricercatori affermano che un giorno questo approccio potrebbe cambiare la vita di moltissime persone.
(foto: HO / CLINATEC ENDOWMENT FUND / AFP)
L'avventura di Thibault è iniziata nel 2017, quando è entrato a far parte della sperimentazione dell'esoscheletro con Clinatec e l'Università di Grenoble. Inizialmente si è esercitato con le protesi cerebrali per controllare un personaggio virtuale o avatar in un gioco al computer. Dopo ha iniziato a camminare con questa speciale armatura. Ci è voluto, invece, molto più tempo a imparare a controllare le braccia.
"È stato molto difficile perché è una combinazione di più muscoli e movimenti", dice Thibault. "Questa è la cosa più impressionante che faccio con l'esoscheletro", aggiunge. L'esoscheletro pesa 65 chilogrammi e non ripristina completamente le funzioni perse. Tuttavia, è un significativo passo in avanti verso approcci simili che consentono alle persone di controllare un singolo arto con i propri pensieri.
(foto: HO / CLINATEC ENDOWMENT FUND / AFP)
Thibault deve essere collegato a un'imbracatura a soffitto per ridurre al minimo il rischio che cada nell'esoscheletro: significa che il dispositivo non è ancora pronto per spostarsi fuori dal laboratorio. Nei compiti in cui Thibault doveva raggiungere obiettivi specifici usando l'esoscheletro è riuscito il 71 per cento delle volte. Gli scienziati francesi affermano di poter continuare a perfezionare la tecnologia.
Al momento il limite è la quantità di dati che si possono leggere dal cervello, inviare a un computer, interpretare e inviare all'esoscheletro in tempo reale. Hanno 350 millisecondi per passare dal pensiero al movimento, altrimenti il sistema diventa difficile da controllare. Significa che, su 64 elettrodi su ciascun impianto, i ricercatori ne usano solo 32. Ci sono anche progetti per lo sviluppo del controllo delle dita per consentire a Thibault di raccogliere e spostare oggetti.