Lo scorso novembre 5 mila farmacie avevano aderito gratuitamente a una iniziativa di screening di Federfarma Nazionale. Sono stati resi noti i risultati della seconda edizione della campagna di screening gratuita della popolazione denominata DiaDay: "Abbiamo scattato una fotografia del diabete in Italia monitorando quasi 130 mila persone in pochi giorni. Abbiamo permesso a quasi 5 mila soggetti di venire a conoscenza del fatto di essere affetti dalla patologia"
A dirlo Marco Cossolo, presidente dell'ente, che aggiunge: "Queste persone possono ora curarsi adeguatamente e molto probabilmente eviteranno le complicanze e il progredire della malattia. Un vantaggio per i malati ma anche per le casse del servizio sanitario nazionale perché la malattia costa esponenzialmente di più man mano che progredisce".
"L'aderenza alla terapia - prosegue Cossolo - è un problema gravissimo e non solo per il diabete. Uno studio recente su 5 patologie croniche molto diffuse (diabete, osteoporosi, fibrillazione atriale, dislipidemie e ipertensione) ha calcolato che se i malati seguissero scrupolosamente le terapie prescritte loro dal medico, il SSN potrebbe risparmiare fino a 3,7 miliardi di euro (pari al 22,6% della spesa farmaceutica territoriale, che e' di 16,5 miliardi di euro)"
"La presa in carico del paziente cronico da parte della farmacia - osserva Silvia Pagliacci, presidente del Sunifar (farmacie rurali) e coordinatrice del progetto DiaDay - permetterebbe la riduzione delle ricadute e delle recidive e una riduzione degli accessi ai Pronto soccorso e dei ricoveri ospedalieri. In sintesi, piu' salute e meno spesa".
DiaDay 2018 ha avuto il patrocinio di Fofi, Fnomceo, Amd, Sid, Aild, Utifar, Fenagifar e Cittadinanzattiva. La raccolta dei dati e le elaborazioni statistiche sono a cura di Promofarma, società di servizi di Federfarma. Lo screening e' stato effettuato sui soggetti che - entrati spontaneamente in farmacia nell'arco di 13 giorni in occasione della Giornata del Diabete, il 14 novembre, - hanno aderito alla iniziativa.
Lo screening è consistito nella misurazione capillare della glicemia, mediante striscia reattiva e glucometro, corredata dalla compilazione del questionario Tuomilheto, modulo avallato dalla comunità scientifica internazionale per valutare il rischio di ammalarsi di diabete nei dieci anni successivi. Durante la prima edizione, il cui screening è stato effettuato nel 2017, erano risultati diabetici 4.415 soggetti, pari al 3,13%, dei 141.236 partecipanti.
I 116.097 soggetti (dichiaratisi non diabetici) sono stati sottoposti allo screening (misurazione glicemia e test di Tuomilheto). Di questi sono risultati diabetici 4.893, pari al 4,21% del totale. Sono considerati diabetici i soggetti con valori di glicemia uguali o maggiori di 126 mg/dl dopo digiuno notturno oppure con glicemia rilevata in qualsiasi momento della giornata maggiore di 200 mg/dl.
I diabetici di nuova diagnosi sono prevalentemente uomini, 58,68%, contro il 41,32% delle donne. Percentuali praticamente sovrapponibili a quelle rilevate nel 2017. La diagnosi di diabete ha riguardato soprattutto persone al di sopra dei 55 anni: il 20,66% sono persone nella fascia tra 55 e 64 anni; il 65,38% persone con piu' di 64 anni .
Grazie al DiaDay queste persone che hanno scoperto di essere affette da diabete si sono rivolte tempestivamente al medico, hanno cominciato a curarsi e molto probabilmente eviteranno o rallenteranno il progredire della malattia e l'insorgenza delle complicanze. Con vantaggi per la loro salute e con minori costi per il Servizio Sanitario Nazionale.