Negli ultimi 18 mesi sono aumentate del 1.600 per cento in alcune regioni del Regno Unito le vendite del frutto di baobab, che potrebbe diventare presto un nuovo supercibo consumato in tutta Europa. Lo riferisce il quotidiano keniano 'Daily Nation', sottolineando che il frutto dalle numerose proprietà, già note da tempo in Africa, ha ormai varcato i confini del continente. Da cinque anni sta conquistando il mercato britannico, importato dal marchio bio Aduna, con diversi prodotti in vendita nella catena di supermercati con sede a Bristol, Yeo Valley.
In soli quattro anni di commercializzazione nel Regno Unito gli acquisti hanno registrato una crescita del 200 per cento. Il baobab è un albero tipico dei paesaggi delle savane africane, che incuriosisce per la sua forma caratteristica e insolita, soprannominato "albero della vita", "albero magico" o "albero della longevità". Le popolazioni indigene ne utilizzano le diverse parti ad uso alimentare o come rimedio naturale, efficace e sicuro. Cresce in 32 paesi del continente, tra cui Madagascar, Kenya e Tanzania, dove un'altra specie di albero è stata scoperta nel 2012. Negli ultimi anni i prodotti a base di frutto di baobab venduti sul mercato britannico vengono importati dallo Zimbabwe e da altri produttori dell'Africa occidentale, ma il boom delle vendite impone di rivolgersi ad altri fornitori.
Il frutto del baobab essicca direttamente sul ramo dell'albero prima di venire raccolto, i semi sono estratti successivamente e ridotti in polvere. Questa polvere può essere inserita nei succhi di frutta, servire per zuccherare yogurt e altri alimenti o aggiunta come ingrediente a diverse ricette. La polvere di baobab, dal gusto simile a una miscela tra ananas e melone, contiene tre volte più vitamina c di un'arancia oltre ad essere estremamente ricca di antiossidanti, magnesio e ferro.
Inoltre aiuta a regolare l'intestino, il livello di zucchero nel sangue ed è considerato un efficace antistress naturale nonché antinfiammatorio. Secondo la rivista britannica 'The Grocer', che cita Ocado, supermercato leader della spesa on-line in Gran-Bretagna, dall'inizio del 2018 le vendite settimanali di prodotti a base di frutto di baobab sono cresciute del 27% con l'introduzione delle "colazioni liquide". Alcune società agroalimentari africane stanno inserendo nella filiera del biologico altri prodotti tra cui cibo per animali e cosmesi. Per molti nutrizionisti il frutto del baobab ha "tutte le caratteristiche per diventare il prossimo super-cibo in Occidente".
La sua commercializzazione nell'Unione europea è stata autorizzata dieci anni fa. Il mercato potenziale è enorme se si considera che, secondo i dati diffusi da diverse ricerche, in Gran-Bretagna e altri paesi europei solo il 23% circa della popolazione ha sentito parlare di questo frutto africano. Nel 2017 i mercati africani, europei e medio-orientali rappresentavano il 43% della domanda mondiale. Una tendenza in crescita fino al 2022, anche negli Stati Uniti, successivamente destinata a diminuire, diversamente dai mercati dell'Asia e del Pacifico che saranno allora in piena espansione. Ambientalisti e negozianti hanno già espresso il timore che una richiesta troppo elevata dai mercati internazionali possa minacciare gli alberi stessi di baobab, modificare la biodiversità locale e ipotecare i consumi locali se non si dovessero regolamentare tempi di essiccatura e raccolta.