Il migliore contraccettivo al mondo è un'app. Nata dalla ricerca

Sonia Montrella
 (Digital.di.se) - Elina Berglund Schewitz
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E’ un fisico nucleare di tutto rispetto, al punto di aver preso parte alla scoperta del bosone di Higgs, ma la vera rivoluzione Elina Berglund Scherwitzl l’ha fatta nel campo della contraccezione. Almeno da un punto di vista economico. E’ bastato ‘semplicemente’ mettere insieme analisi matematiche e di dati, sviluppare un algoritmo e sviluppare un’app. E siccome, il vecchio motto che invita “a fare di necessità virtù” è sempre attuale, Elina si è messa al lavoro su un metodo di contraccezione naturale e alternativo perché era “stanca di non aver ancora trovato una soluzione sin dai tempi dell’adolescenza”, racconta la scienziata alla BBC.

“La rivelazione l’ho avuta quando ho scoperto che nel periodo in cui si è fertili si ha una temperatura più alta”. Questo, unito alle sue conoscenze matematiche, le ha permesso di mappare il mese per individuare il periodo giusto in cui avere rapporti senza rischiare una gravidanza, con un tasso di accuratezza più alto rispetto alle tecniche tradizionali.

“Sicuro come la pillola”

Ma perché tenere solo per sé questo metodo? Per Scherwitzl, nata in Svezia, il passo successivo è stato mettere in piedi un vero e proprio business a Stoccolma, chiamato Natural Cycles, insieme al marito, il fisico Raoul Scherwitzl. Lanciato nel 2014, oggi 300mila donne utilizzano l’app della scienziata, pagando circa 50 euro l’anno.

Un costo che include anche quello del termometro per prendere la temperatura. L’idea ha attirato investimenti per 6,6 milioni di euro mentre le vendite hanno toccato i 5 milioni di euro. Il punto di forza? E’ “affidabile come la pillola anticoncezionale”, recita il banner. Lo conferma un ampio studio sulla contraccezione che ha coinvolto 4.000 donne.

Il merito è anche del bosone di Higgs

Se non fosse stato per un’altra, più grande, scoperta, Elina non si sarebbe mai dedicata all’app. Nel 2012, dopo decenni di ricerca, il team di ricerca del Cern, di cui faceva parte, era in dirittura d’arrivo nella scoperta del bosone di Higgs, cruciale per la comprensione dell’universo.

I ricercatori hanno riavviato, poi, le ricerche dopo due anni di pausa: “Mi sono detta: se voglio fare qualcosa al di fuori della fisica, questo è il momento giusto”, ha spiegato Elina che ha coinvolto suo marito, che “da sempre sogna di diventare un imprenditore”.

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