Washington - La radioterapia al cervello non offre alcun beneficio alle persone affette da cancro al polmone con metastasi cerebrali. Almeno questo e' quanto emerso da uno studio del Northern Centre for Cancer Care di Newcastle, pubblicato sulla rivista The Lancet. Da un'analisi che ha coinvolto oltre 500 pazienti, si evince che la radioterapia al cervello non ha ne' prolungato e ne' migliorato la qualita' della vita piu' di quanto facciano altre forme di trattamento. Generalmente, i tumori secondari vengono trattati con la radioterapia cerebrale, insieme a steroidi e altri farmaci per ridurre gli effetti collaterali.
Tuttavia, la radioterapia puo' provocare nausea, stanchezza estrema e danni al Sistema nervoso. Ora il nuovo studio a scoperto che non c'e' alcun miglioramento della qualita' della vita dei pazienti dopo una settimana di radioterapia al cervello. Questi pazienti tendono infatti ad avere lo stesso una prognosi sfavorevole. Paula Mulvenna, autrice dello studio, ha riferito che la radioterapia cerebrale viene utilizzata perche' si pensa che possa controllare i tumori. "Ma nei nostri tumori al pomone in clinica, non abbiamo visto i miglioramenti sperati", ha sottolineato. "I tempi di sopravvivenza - ha continuato la ricercatrice - sono bassi e non hanno subito variazioni dal 1980. Inoltre, la tossicita' della tecnica puo' essere notevole e puo' danneggiare la funzione cognitiva". I risultati dello studio potrebbero mettere in discussioni gli attuali protocolli di trattamento. (AGI)