Londra - Gli scienziati dell'European Society for Translational Antiviral Research (ESAR) hanno mappato come i diversi tipi di virus dell'Hiv si sono diffusi in tutto il mondo. Si stima che il virus abbia infettato almeno 71 milioni di persone nel mondo dall'inizio dell'epidemia nel 1981. Il virus e' arrivato negli Stati Uniti nel 1970. I ricercatori hanno dimostrato che un particolare ceppo del virus, il sottotipo B, si e' diffuso dagli Stati Uniti verso l'Europa a "ondate". Al contrario, altri sottotipi sono rimasti isolati nell'Europa centrale e orientale senza diffondersi. Almeno fino al 1990, quando i cambiamenti politici dell'epoca hanno concesso un maggior movimento attraverso le frontiere. Un altro dato interessante e' che il Regno Unito, la Francia e la Svizzera tendevano a scambiare il virus piu' con paesi extra-europei che europei. Questo probabilmente a causa degli eventi geopolitici successivi alla Seconda Guerra Mondiale, come ad esempio l'ascesa e la caduta della cortina di ferro che divideva l'ex blocco sovietico dall'Europa. Questi paesi avevano per tradizione anche legami commerciali con le loro colonie extra-europee: i viaggi avrebbero quindi permesso una maggiore diffusione del virus. Secondo i ricercatori, questa mappa mette in evidenza la neccessita' di operare un tipo di politica anti-Hiv globale e non nazionale, visto che e' difficile evitare la diffusione del virus tra paesi. "Questo studio dimostra quanto sia importante che le politiche per prevenire la diffusione delle infezioni siano impostate su scala globale", ha detto Dimitrios Paraskevis dell'Universita' di Atene, nonche' uno degli autori della mappa. "Abbiamo capito che l'epidemia in un paese influente rischia di avere un effetto su quasi ogni altra parte del mondo", ha concluso.