Milano - Autoriparante e biocompatibile. L'osso bionico che si stampa in 3D è stato realizzato e brevettato dai ricercatori dell'Universita' di Milano-Bicocca, in collaborazione con i ricercatori dell'Imperial College di Londra. I ricercatori hanno sintetizzato nuovi materiali ibridi per rigenerare il tessuto osseo e cartilagineo, danneggiato da traumi o da patologie. Lo studio è stato sviluppato nell'ambito del finanziamento del ministero dell'Universita' e della Ricerca. Il tessuto osseo naturale, come la cartilagine, ha una forte resistenza meccanica, ma è allo stesso tempo dinamico. I ricercatori hanno studiato il modo per mimare queste caratteristiche con materiali sintetici. E utilizzando una componente inorganica a base di silicio con una nuova matrice organica mai utilizzata prima è stato creato un materiale con caratteristiche molto particolari, che possono anche essere modulate cambiando i rapporti tra le componenti organiche e inorganiche.
Il materiale brevettato è cosi' in grado di auto-ripararsi in caso di fratture nette o in caso di scheggiature, è elastico, resiste alla compressione e alla trazione. Grazie alle caratteristiche modulabili, verra' studiato il suo utilizzo nell'ambito della medicina rigenerativa. In particolare, dopo un'ulteriore fase di ricerca, si potrebbe giungere alla realizzazione di un materiale che, opportunamente ingegnerizzato, mimi il tessuto e ne stimoli la riparazione, fino ad arrivare alla rigenerazione della cartilagine consumata o danneggiata sia a livello del menisco sia a livello dei dischi intervertebrali. Le capacita' autoriparanti e la possibilita' di stampa in 3D permettera' di studiare, inoltre, ambiti di applicazione industriale. La tecnologia messa a punto potrebbe essere estesa infatti alla realizzazione di materiali innovativi ultraresistenti e autoriparanti per innumerevoli applicazioni di uso quotidiano, come monitor per pc e schermi per smartphone.