Roma - Nonostante il caldo spinga ad andare al mare, non sono pronti alla prova costume quasi sei italiani su dieci che sono in sovrappeso o addirittura obesi nonostante la corsa last minute a diete e all'attivita' fisica per recuperare la forma perduta. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, nel primo weekend di sole del 2016 che in molti hanno deciso di trascorrere in spiaggia al mare. Il problema anche se diffuso in modo capillare lungo tutta la penisola riguarda maggiormente i maschi nelle regioni del Mezzogiorno con ampi tratti di costa come il Molise dove gli "oversize" raggiungono il record del 64,8%, la Campania (61,6%), la Sicilia (60,6%) e la Puglia (59,1%) mentre per le femmine, la Basilicata (46,5%), la Puglia (44,1%), la Campania (43,7%), il Molise (43,4 per cento) e la Sicilia (40,8%).
Sul versante opposto i cittadini più in forma si trovano in Trentino-Alto Adige, in Valle d'Aosta, in Piemonte e in Lombardia che non hanno lo sbocco al mare ma che possono approfittare dei grandi laghi per mettersi in libertà. Sono comunque circa 7,7 milioni gli italiani che per correre ai ripari seguono una dieta regolarmente ma salgono a ben 16,9 milioni quelli che lo fanno occasionalmente, soprattutto in vista dell'estate secondo l'indagine Coldiretti/Censis. Se - continua la Coldiretti - e' scontro tra le diverse proposte dei dietologi per affrontare il sovrappeso, sono invece unanimemente riconosciuti i benefici della dieta mediterranea. I suoi prodotti base, a partire dal consumo di frutta e verdura, possono aiutare - spiega la Coldiretti - a recuperare la forma perduta ma sono anche considerati indiscutibilmente come essenziali per garantire una buona salute soprattutto per la crescita nelle giovani generazioni. Pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani - conclude la Coldiretti - di conquistare primati di longevità: nell'Unione Europea con 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2. (AGI)