Mosca - Il secondo giorno della visita del presidente Sergio Mattarella a Mosca avrà al centro l'incontro con il patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill. L'ultima volta che un presidente della Repubblica italiana ha incontrato il primate della Chiesa ortodossa russa è stato nel luglio 2008: all'epoca il capo di Stato era Giorgio Napolitano e il patriarca Alessio II, morto poi a dicembre. Kirill, 70 anni, è a capo degli ortodossi russi - la più numerosa tra le comunità ortodosse nel mondo - dal febbraio 2009. Il primate ortodosso è simbolo dello storico avvicinamento con la Chiesa cattolica, suggellato nel primo incontro con papa Francesco, a Cuba nel febbraio 2016.
L'incontro di domani si terrà al monastero Danilov: restituito alla Chiesa negli anni '80, dopo gli anni dell'ateismo di Stato e le confische operate dal regime sovietico, è stato restaurato e trasformato nella residenza ufficiale del Patriarca di Mosca. Prima del colloquio con Kirill, Mattarella ha in programma un'intervista con alcuni media russi, a cui seguirà la visita al monastero di Novodevichi, da dove poi si recherà in ambasciata per la firma dell'accordo quadro tra l'istituto nazionale di fisica nucleare e il Joint Institute for Nuclear Research. L'ultima sera a Mosca è dedicata al teatro Bolshoi, dove il presidente assisterà all'opera Manon Lescaut, diretta da Jader Bignamini.