(AGI) - Mosca, 4 nov. - Il presidente russo Vladimir Putin ha inaugurato oggi, insieme alle altre alte cariche del governo, una statua gigante (17,5 metri di altezza) dedicata al principe (e suo omonimo) Vladimir il Grande, il santo ortodosso artefice nel 988 della conversione al cristianesimo dell'allora Stato della Rus' di Kiev (le attuali Russia, Bielorussia e Ucraina) e oggi diventato il simbolo del nuovo conservatorismo di Stato, promosso dal Cremlino. Il monumento, realizzato dallo sculture Salavat Shcherbakov, e' stato installato sulla scenografica collina Borovitsky, tra la neoclassica casa Pashkov e le mura del Cremlino, non senza polemiche da parte di chi ritiene che l'enorme statua rovini il centro storico e possa compromettere lo status di patrimonio dell'umanita' riconosciuto dall'Unesco al Cremlino. Secondo voci mai ufficializzate, gronde promotore del progetto e' stato il vescovo Tikhon, influente figura della Chiesa ortodossa russa, ritenuto il confessore di Putin. Alla cerimonia di inaugurazione del monumento, oggi a Mosca, era presente anche il patriarca ortodosso Kirill, che ha consacrato la statua. Accanto a lui vi erano il premier Dmitri Medvedev, il ministro della Cultura Vladimir Medinsky e il sindaco di Mosca Serghei Sobyanin. L'iniziativa si collocata nel quadro del generale nazionalismo promosso e cavalcato da Mosca dopo l'annessione della Crimea alla Russia nel 2014 e suggella la politica del terzo mandato Putin, tutto volto a incardinare nella coscienza dei russi i cosiddetti "valori tradizionali", primi tra tutti religione e il patriottismo. "Il principe Vladimiro e' noto nella storia per aver unificato e difeso le terre russe e come politico visionario", ha dichiarato Putin, mentre oggi in Russia si celebra proprio la Giornata dell'Unita' nazionale. "Oggi il nostro dovere e' di restare uniti contro le sfide e le minacce moderne tenendo come base questa eredita' spirituale", ha detto il capo di Stato. Inizialmente, l'opera doveva essere alta 24 metri ed essere posizionata sulla collina dei Passeri, lungo il fiume Moscova, con l'idea di dominare la citta' come il Cristo di Rio de Jainero. Dopo diverse proteste e una petizione che ha raccolto decine di migliaia di firme, le dimensioni del monumento sono state ridotte e si e' deciso di erigerla al centro. Ma porre il monumento a San Vladimir sul punto piu' alto della citta' aveva anche un significato politico: la figura del principe che ha cristianizzato la Rus' e' diventata, negli ultimi anni, terreno di scontro con Kiev, che ha gia' un suo monumento al santo principe. Nei piani di Mosca la nuova statua doveva sovrastare in bellezza e altezza quella ucraina. Putin e il suo omologo di Kiev, Petro Poroshenko, danno significati molto diversi al ruolo del principe, tra le altre cose battezzato proprio in Crimea, la penisola ucraina annessa da Mosca nel 2014. Per il Cremlino, la scelta di Vladimir a favore del cristianesimo, "e' stata la fonte della formazione della Russia, come unico Paese-civilta'; queste fonti spirituali anche oggi nutrono i popoli slavi di Russia, Ucraina e Bielorussia". Poroshenko, invece, pone l'accento sul fatto che "piu' di mille anni fa, Vladimir ha fatto una scelta non solo religiosa, ma di civilta', di fatto una scelta in senso europeo", sottolineando quindi l'anelito dell'Ucraina all'Europa. (AGI)
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