Mosca - Volatilita' del rublo e della manodopera russa, eccessiva burocrazia, corruzione, sanzioni e contro-sanzioni, difficolta' nell'ottenimento di visti e insufficienza di adeguati strumenti finanziari per gli investimenti. Sono alcune delle problematiche che gli imprenditori italiani e russi porteranno all'attenzione del prossimo Consiglio di cooperazione economica e industriale, che si riunira' - dopo una paura di quattro anni - a Roma il 5 ottobre. Le "raccomandazioni" da sottoporre ai rispettivi governi sono contenute in un documento, firmato oggi a Mosca al termine del Comitato imprenditoriale italo-russo dal presidente della Camera di Commercio, Rosario Alessandrello, e dal vice presidente della Camera di Commercio e Industria della Federazione russa, Dmitri Kurochkin.
Il protocollo, che domani verra' inviato al ministero degli Esteri, e' frutto di un sondaggio, svolto da giugno ad agosto, tra aziende di grandi, medie e piccole dimensioni, nonche' tra i liberi professionisti. "Dai risultati dei questionari raccolti - si legge in un comunicato - si evince come molte riforme realizzate dai due governi per rendere piu' attrattivi gli investimenti non siano ancora state precipite totalmente dalle imprese".
"Le aziende italiane in Russia stanno facendo di tutto per rimanere in questo mercato, ma non si puo' dire lo stesso delle imprese russe in Italia", ha denunciato Alessandrello, il quale ha poi lanciato un appello al business russo a non lasciarsi spaventare dalla congiuntura politica ed economica, perche' "anche se l'Italia ha un forte debito pubblico e una crescita stagnante, rimane il quarto mercato in Europa". Dal canto suo, il capo dell'Ufficio economico dell'ambasciata italiana a Mosca, Niccolo' Fontana, ha indicato nel Consiglio di cooperazione di ottobre un "ulteriore passo per il rafforzamento della cooperazione bilaterale, le cui potenzialita' sono notevoli". "I dati di giugno vedono il nostro export verso la Russia in ripresa netta su diversi settori - gli ha fatto eco il direttore dell'Ufficio Ice di Mosca - tra cui agroalimentare (+12,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno) e moda (13,3%). Il vento sta cambiando a nostro favore e ora dobbiamo capitalizzare". (AGI)