San Pietroburgo - La Russia e l'Unione europea devono tornare a dialogare, perche' il prezzo della "frammentazione e' troppo alto". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, aprendo il Forum economico internazionale di San Pietroburgo assieme al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon. "Ad alcuni l'idea che io sia qui non piace, ma a me invece si'", ha esordito il presidente della Commissione raccogliendo un lungo applauso dalla platea.
"Noi dobbiamo parlare con la Russia, dobbiamo dialogare, io sono sempre stato a favore del dialogo", perche' "solo il dialogo puo' assicurare pace e prosperita''". Tuttavia, ribadisce Juncker, "non possono essere ignorati i drammatici fatti di Crimea", e, affinche' Bruxelles ricominci a considerare di mettere fine al regime delle sanzioni, la Russia deve rispettare gli accordi di Minsk e il diritto internazionale. Dunque, e' l'appello di Juncker, la Russia deve fare la sua parte.
"Non dobbiamo farci illusioni - ha continuato - ma oggi l'Unione europea e la Russia, pur nelle differenze, devono condividere i medesimi valori". La Russia "ha tutte le risorse per riprendere le relazioni con la Ue e collabore con l'Unione europea come un partner". Per l'Unione europea e per la Federazione russa - ha concluso - "il prezzo della frammentazione e il rischio di rimanere isolati sara' molto alto". Al Forum di San Pietroburgo, dove l'Italia e' ospite d'onore con un suo padiglione che sara' ufficialmente inaugurato nel pomeriggio, e' atteso il premier, Matteo Renzi, che domani vedra' il presidente russo, Vladimir Putin. (AGI)