(AGI) - Pechino, 2 dic. - Marcello Lippi torna in Cina perpresentare la sua autobiografia in cinese, "Il gioco delleidee: pensieri e passioni a bordo campo", uscita nel 2008 inItalia per la Editrice San Raffaele e quest'anno in Cina per lacasa editrice Yilin. A quasi un anno dalle dimissioni dadirettore tecnico del Guangzhou Evergrande, con cui ha vintotre campionati cinesi e una Champions asiatica, l'allenatoredella nazionale campione del mondo racconta la propriaesperienza in Cina e come allenatore presso l'Ambasciatad'Italia a Pechino. Davanti a una platea di ammiratori elettori, Marcello Lippi ha elencato alcuni dei punti della suafilosofia calcistica, a cominciare dallo spirito di squadra."Nessuno di noi e' forte come tutti noi", ha spiegato Lippiagli ammiratori. Un messaggio condiviso anche dall'ambasciatored'Italia in Cina, Ettore Francesco Sequi, che ha rimarcatol'importanza per l'Italia di sapere affrontare le sfide, contenacia, ambizione e forte senso di unita' e di appartenenza.Sul suo futuro professionale, Lippi si e' detto pronto atornare ad allenare. "Tornerei, si', se venisse una squadra -spiega in un incontro con i giornalisti italiani e cinesi - Mimetterei a sedere, a parlare: non deve essere per forza unasquadra che ha le potenzialita' per vincere. Vincere un altroscudetto, o otto o sette, non cambierebbe chissa' che cosa. E'il fatto di avere ancora voglia di calcio". Esclude, invece, unritorno in Cina. "Qua no, altrimenti rimanevo dove ero perche'era il club migliore che c'era". Al di la' del suo successopersonale come allenatore, vede ancora lontana la possibilita'che il calcio cinese possa raggiungere risultati importanti."Una squadra non puo' diventare campione del mondo se non sicrea una mentalita' nel Paese e un'abitudine a praticare questosport. Servono il calcio nelle scuole e un potenziamento deisettori giovanili. Altra cosa determinante sono gli istruttoribravi". .