(AGI) - Teheran, 28 nov. - L'Iran ha presentato, dopo mesi diattesa, i termini del nuovo contratto petrolifero, la normativache regolera' gli investimenti stranieri nell'industria degliidrocarburi di Teheran una volta rimosse le sanzionieconomiche. Alla due giorni di incontri che si sono apertioggi, con conferenze a Londra e a Teheran, hanno partecipatorappresentanti di larga parte delle maggiori compagniepetrolifere mondiali. Tra le principali societa' presenti alla conferenza, ilsito web del ministero del Petrolio iraniano segnala l'italianaEni, British Petroleum, la francese Total, la norvegeseStatoil, Shell, la spagnola Repsol e la cinese Sinopec. L'Iran ha offerto circa 50 progetti oil&gas da sviluppareda parte degli investitori stranieri con partner localinell'ambito di un nuovo schema che dovrebbe generare 25miliardi di dollari di investimenti. "Stimiamo che, se siamo ingrado di attirare 25 miliardi di dollari di investimenti, - hadichiarato il ministro del Petrolio iraniano, Bijan Zanganeh -sara' un successo". "I modelli di contratto offerti oggi nonsono perfetti o ideali ma un modello efficace e vantaggioso perentrambe le parti", ha aggiunto. I nuovi contratti abbandonano la vecchia clausola del'buy-back'. Se in precedenza le compagnie straniere mettevano adisposizione le risorse per lo sviluppo e lo sfruttamento deigiacimenti e la Compagnia Petrolifera Nazionale Iraniana(Cpni), proprietaria per legge di tutto il greggio prodotto inIran, girava in seguito loro una quota fissa degli utili, lanuova formula prevede la costituzione di joint venture checonsentiranno agli investitori di dividere direttamente con laCpni i proventi delle attivita' estrattive. Per l'Iran e' importante attrarre investitori stranierianche per aggiornare le proprie tecnologie, a causadell'obsolescenza delle proprie infrastrutture energetiche, inparticolare le raffinerie. .