CdV - "Tacciano le armi e prevalga il dialogo per dare al Centrafrica pace e sviluppo".Questo il drammatico appello che Papa Francesco ha pronunciato dalla finestra del Palazzo Apostolico. "Giungono purtroppo - ha affermato Bergoglio - notizie dolorose dalla Repubblica Centrafricana, che porto nel cuore, specialmente dopo la mia visita del novembre 2015. Scontri armati hanno provocato numerose vittime e sfollati, e minacciano il processo di pace. Sono vicino alla popolazione e ai vescovi e tutti coloro che si prodigano per il bene della gente e per la pacifica convivenza. Prego per i defunti e i feriti e rinnovo il mio appello: tacciano le armi e prevalga la buona volonta' di dialogare per dare al Paese pace e sviluppo".
Come e' noto il 30 novembre 2015, in Centrafrica, in anticipo rispetto a Roma e al resto del mondo, Francesco ha voluto aprire la prima porta santa del Giubileo straordinario della misericordia, quella della cattedrale di Bangui. "Oggi Bangui - disse in quell'occasione - diviene la capitale spirituale del mondo. L'Anno Santo della Misericordia viene in anticipo in questa Terra. Una terra che soffre da diversi anni la guerra e l'odio, l'incomprensione, la mancanza di pace. Ma in questa terra sofferente ci sono anche tutti i Paesi che stanno passando attraverso la croce della guerra. Bangui diviene la capitale spirituale della preghiera per la misericordia del Padre. Tutti noi chiediamo pace, misericordia, riconciliazione, perdono, amore. Per Bangui, per tutta la Repubblica Centrafricana, per tutto il mondo, per i Paesi che soffrono la guerra chiediamo la pace! E tutti insieme chiediamo amore e pace".
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