Lagos - La Guinea Equatoriale ha domandato di entrare nell'Opec in qualita' di quattordicesimo Stato membro. La richiesta e' stata depositata ufficialmente dal ministro delle Miniere e degli Idrocarburi di Malabo, Gabriel Mbaga Obiang, in occasione del vertice dell'organizzazione dei Paesi produttori tenutosi lo scorso fine settimana a Vienna.
Con una produzione pari a 250 mila barili al giorno e riserve provate per 1,1 miliardi di barili, la Guinea Equatoriale e' il terzo produttore di greggio dell'Africa subsahariana dopo Nigeria e Angola. Il giro d'affari delle esportazioni di petrolio e gas e' pari a 10,6 miliardi di dollari e conta per il 95% dell'economia del Paese. Le ricche riserve di idrocarburi garantiscono inoltre a Malabo il secondo Pil pro capite dell'Africa dopo quello delle Seychelles.
"Per decenni, la Guinea Equatoriale ha tenuto un solido ruolo di affidabile fornitore di petrolio ai consumatori di tutti gli angoli del mondo", ha dichiarato il ministro, "siamo fermamente convinti che gli interessi della Guinea Equatoriale siano pienamente in linea con quelli dell'Opec nel raggiungere il miglior interesse dell'industria, dell'Africa e dell'economia globale". La Guinea Equatoriale e' tra i dieci Paesi non Opec che lo scorso 10 dicembre hanno deciso di aderire all'iniziativa congiunta del cartello di ridurre la produzione in maniera coordinata in modo da risollevare le quotazioni del greggio. A partire dal 1 gennaio, Malabo ha quindi ridotto l'output di 12 mila barili al giorno.