Il Cairo - La capitale egiziana il Cairo ospita la Conferenza Euromoney che riunira' ministri e alti funzionari insieme a migliaia di economisti. Saranno
oggetto dell'assise una serie di temi legati alla difficile situazione economica dell'Egitto, tra cui il prestito da 12 miliardi di dollari del Fondo monetario internazionale (Fmi) e le sue ripercussioni sull'economia del paese. Oltre alle condizioni macroeconomiche del paese, la conferenza
trattera' anche le politiche monetarie del Cairo e l'impatto dell'accordo con l'Fmi su di esse. Nei mesi scorsi l'Egitto ha tenuto una serie di negoziati con l'Fmi per ottenere un prestito volto a colmare il deficit di bilancio e il crollo della valuta. Il prestito, del valore di 12 miliardi di dollari, sara' distribuito in tre rate da quattro miliardi ciascuna. La prima tranche del prestito sara' erogata questo mese, mentre le rimanenti rate arriveranno dopo la revisione
periodica delle riforme economiche. La prima revisione dovrebbe tenersi a febbraio-marzo 2017. Il prestito sara' erogato interamente per coprire il deficit di bilancio egiziano pari a circa il 12-13 per cento del Prodotto interno lordo (Pil).
Nel frattempo in Egitto prosegue la crescita dell'inflazione che colpisce ormai i prodotti di tutti i giorni come frutta, verdura e carne. L'indice dei prezzi al consumo e' salito sensibilmente per la terza volta dall'inizio dell'anno arrivando al 14,8 per cento nel mese di giugno, dal 12,9 per cento dello scorso maggio. In aumento i prezzi del paniere dei beni delle famiglie come verdura, carne, latte e frutta. Il rincaro e' dovuto soprattutto alla rapida svalutazione della moneta locale, ma anche al mese del digiuno del Ramadan, che ha portato i commercianti a razionare le scorte. La Banca centrale ha svalutato la sterlina egiziana di circa il 14 per cento nel mese di marzo, aumentando anche il tasso di interesse di riferimento di 150 punti base nel tentativo di contenere le pressioni inflazionistiche. La crescita dei prezzi, tuttavia, e' destinata ad aumentare per l'ulteriore svalutazione della moneta locale, recentemente annunciata dalla Banca centrale, per l'introduzione dell'imposta sul valore aggiunto e per il previsto rincaro delle bollette elettriche deciso dal governo. (AGI)