(AGI) - Venezia, 10 lug. - La scelta dell'Unesco di inserire nella lista dei patrimoni dell'umanita' le fortificazioni militari della Serenissima Repubblica di Venezia fa "molto riflettere". A sostenerlo il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, dopo l'inserimento nella World Heritage List dell'Unesco delleopere di difesa veneziane che, sotto il titolo 'Stato de Tera - Stato de Mar', raggruppa Bergamo, Peschiera, Palmanova, Zara e Sebenico in Dalmazia fino a Cattaro che con la sua frazione d iPerasto fu dal XIV secolo la Fedelissima Gonfaloniera della Serenissima e l'ultima ad ammainare la bandiera Veneziana nel 1797. "Si tratta di un riconoscimento importante che, nel nome della Serenissima e della Storia, supera i confini degli stati attuali e, nel segno di una cultura transnazionale, rilancia il ruolo della Repubblica di Venezia che e' il vero collante del progetto 'Stato de Tera-Stato de Mar' - ha spiegato Ciambetti - Ci sarebbe molto da dire attorno ai sistemi difensivi veneziani, opere di difesa mai di offesa quasi a voler sottolineare anche in queste strutture lo spirito e la cultura veneziana tutt'altro che guerrafondaia, e a me piace sottolineare che proprio domani, martedi' 11 luglio, si inaugurera' a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto a Venezia, una Mostra, dedicata proprio alle architetture militari e fortificazioni nell'Alto Adriatico in cui ampio spazio hanno proprio le opere veneziane".(AGI)
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