(AGI) - Venezia, 4 lug. - I lavori di Vittorio Zecchin, artista di Murano che negli anni 20 modernizzo' il modo di lavorare il vetro dell'isola della laguna di Venezia, saranno i protagonisti della mostra autunnale de 'Le Stanze del Vetro' alla fondazione Cini. L'esposizione, che partira' l'11 settembre, raccoglie 250 opere monocrome in vetro soffiato realizzate quanto Zecchin, che era anche pittore, era direttore artistico per la Cappellin Venini e per la Cappellin&C, fra il 1921 e il 1926: proprio in queli anni l'artista propose soffiati monocromi con forme di grande eleganza che reinterpretavano la classicita', spesso ispirate alla vetraria del Cinquecento o ai vetri sulle tele di pittori veneziani del XVI secolo. Tra i vetri dalle linee classiche si distingue il celebre vaso detto 'Veronese', che trae origine da un modello presente nella grande tela cinquecentesca de L'annunciazione, dipinta dall'omonimo pittore e conservata alle Gallerie dell'Accademia a Venezia. La mostra, inoltre, aprira' la prima edizione di "The Venice Glass Week", il primo festival internazionale dedicato all'arte vetraria, con particolare riguardo a quella muranese. (AGI)
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