(AGI) - Perugia, 25 lug. - "Il contrasto alla minaccia terroristica deve rimanere una priorita' a tutti i livelli, anche a Perugia, ma sono tanti gli aspetti che meritano attenzione, a cominciare dalle truffe agli anziani e le dinamiche legate al processo di ricostruzione post sisma". Il colonnello Giovanni Fabi, nuovo comandante provinciale dei Carabinieri di Perugia, ha salutato la stampa locale questa mattina, illustrando le sue priorita'. Arruolato nell'Arma da sportivo, gia' campione italiano juniores di equitazione, torna in Umbria per la terza volta. Dopo una prima esperienza alla guida della compagnia di Foligno, nel 1998, e' poi approdato nel Ros e dal 2006 al 2011 ha guidato la sezione anticrimine di Perugia. "Per me e' un ritorno a casa - ha detto Fabi - quando ero a Foligno guardavo al comandante provinciale con ammirazione, perche' e' un incarico di grande prestigio. Un onore e un onere. Ho la fortuna di sostituire un collega per me validissimo, il colonnello Paolo Piccinelli, di esperienza vastissima e straordinarie qualita' umane". Oltre al periodo umbro, Fabi e' stato comandante del reparto anticrimine del Ros di Napoli dal 2011 al 2016 e successivamente comandante del reparto antiterrorismo, prima di essere chiamato per tornare a vestire l'uniforme al comando di Perugia. L'attenzione alla prevenzione del terrorismo e' quindi nel suo dna: "Dall'esperienza del mio ultimo incarico posso assicurare che l'attivita' di contrasto della minaccia terroristica a livello centrale e' condotta con estremo rigore. Posso garantire che c'e' attenzione che non interessa solo Roma, perche' abbiamo raccolto segnalazioni che ci arrivano dall'intelligence di tutto il mondo. Anche a livello locale la prevenzione e' centrale, grazie alla predisposizione di aliquote di intervento e squadre operative di sostegno. Fondamentale il controllo degli eventi pubblici, con sacrificio delle realta' che ospitano le iniziative. Un po' di rinuncia sara' necessaria per la tranquillita' di tutti, perche' la minaccia c'e'". Per quanto riguarda invece le criticita' del territorio, Fabi guarda ora alla prevenzione delle truffe agli anziani e al controllo dei processi di ricostruzione post terremoto. "Gli umbri hanno una buona predisposizione perche' tendono a fidarsi - spiega - alta l'attenzione nelle zone terremotate: ci sono flussi di denaro a cui si puo' accedere in modo veloce e c'e' sempre il rischio che qualcuno si insinui, puo' esserci chi brinda agli eventi catastrofici. Speriamo di riuscire a individuarli". (AGI)
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