(AGI) - Perugia, 24 lug. - Prosegue l'ondata di caldo che 'stritola' la regione: sullo sfondo rischio di una vera e propria catastrofe. L'Umbria, al pari di tante altre regioni e' a secco. All'autunno e all'inverno scarsi di millimetri di pioggia e neve sui rilievi, si sono aggiunti una primavera particolarmente 'arida'. Secondo alcuni esperti, questa situazione sara' solo la prima di una serie di lunghi periodi con i quali dovremo fare i conti. Gli studi sui cambiamenti climatici lo confermano: a periodi sempre piu' lunghi caratterizzati da un aumento delle temperature e una diminuzione della piovosita', si accompagneranno una concentrazione delle precipitazioni in periodi piu' brevi, e quindi emergenze. Negli ultimi anni in Umbria, come del resto in molte regioni del centro e del sud del Paese si e' verificato un inasprimento dei fenomeni estremi.
Dall'emergenza idrica' si e' passati ad eventi alluvionali di tipo tropicale e per quanto ci si voglia attrezzare per affrontare al meglio queste calamita', con piani di monitoraggio e prevenzione e un'attenta programmazione per la tutela delle risorse idriche e la difesa idraulica del territorio, la forza della natura ci prende quasi sempre in contropiede. Ma a garantire l'approvvigionamento idrico e ridurre gli impatti dei prolungati periodi con scarse precipitazioni, l'Umbria puo' contare sui due invasi di Montedoglio e della diga sul Chiascio. Di sicuro, spiegano alcuni esperti, la gestione della risorsa idrica e la messa in sicurezza del territorio rappresentano una priorita'. Come sempre in queste circostanze le associazioni dei coltivatori, i primi ad essere interessati da questa sciagura, hanno lanciato l'ennesimo grido di allarme. E le previsioni mostrano senza appello il volto della preoccupazione. Per i prosimi giorni sono infatti attese temperature massime sopra i 30 gradi. A parte i probabili annuvolamenti pomeridiani sui rilievi, il tempo si manterra' stabile e soleggiato su gran parte del Paese, mostrando, in generale per l'area centrale dell'Italia, un consolidamento ulteriore dell'anticiclone atlantico con caldo e siccita' crescente.(AGI)
Red/Mav