Un anno e mezzo fa aveva ucciso un gabbiano che si era posato sulla sua barca, in Sardegna, legandogli al collo, con nastro adesivo, un grosso petardo che poi era esploso in volo dopo l'accensione di una miccia. Un 38enne di Siniscola (Nuoro), ritenuto responsabile dell'episodio filmato e poi postato su Facebook, è stato condannato a Nuoro a 22 mesi di reclusione.
L'uomo era stato rinviato a giudizio per aver ucciso il gabbiano durante una battuta di pesca. Il gip del tribunale di Nuoro gli ha imposto 18 mesi in libertà vigilata, secondo quanto riferisce l'Enpa, l'ente nazionale protezione animali che si era costituita parte civile nel processo di primo grado davanti al tribunale di Nuoro.
Sulla sentenza, che secondo Enpa per la severità della condanna è destinata a costituire un precedente, assieme a quella sul "Killer dei gatti" di Trescore Balneario, ha influito la particolare efferatezza del comportamento tenuto dall'uomo. Alla sua identità i carabinieri della compagnia di Siniscola erano risaliti grazie al video che il giovane aveva postato su Fb a fine dicembre.
"Restiamo in attesa delle motivazioni", spiega Claudia Ricci, l'avvocato che ha rappresentato Enpa in giudizio. "Tuttavia, l'entità della pena inflitta al mi fa pensare che il giudice abbia accolto i nostri rilievi circa la pericolosità sociale dell'imputato".