Cagliari, 19 lug. - "Fino al 6 luglio, giorno dello sciopero generale della sanità sarda e della grande manifestazione sulla riforma della sanità, tutto sembrava deciso e immodificabile. Invece, dopo la protesta di lavoratori e cittadini insieme, le cose hanno preso una piega diversa. In primis l'Anci Sardegna ha svolto un ruolo autorevole e concreto per contribuire a fermare decisioni negative per i territori e i lavoratori e chiedere alla politica una revisione della riforma". E' quanto scrivono in una nota le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
"La Giunta regionale deve convocare il sindacato in questo nuovo percorso di dialogo, speriamo più concreto e partecipato, dando valore e rispetto alla grande manifestazione che ha davvero smosso le acque, in un iter che sembrava direttissimo verso il declino degli equilibri territoriali e sociali, della tenuta dei servizi e del lavoro. La grande manifestazione - proseguono le organizzazioni - è stata perciò la sintesi di tutte le mobilitazioni territoriali dei mesi scorsi. Cgil, Cisl e Uil - si legge ancora nella nota - ritengono pertanto grave e scorretto che la Giunta non abbia ancora calendarizzato l'incontro e in assenza di segnali - annunciano infine i sindacati - promuoveranno nuove iniziative e il coinvolgimento delle Istituzioni nazionali".