(AGI) - Cagliari, 7 giu. - L'innovazione finalizzata ad azioni di contrasto al cambiamento climatico e' al centro del protocollo di intesa tra Regione Sardegna e Climate-Kic, la principale iniziativa di innovazione sul clima dell'Unione Europea. Lo ha deciso ieri la Giunta, su proposta dell'assessora della Difesa dell'Ambiente Donatella Spano che afferma: "La Regione mantiene alta l'attenzione su questi temi e ora, dopo aver siglato nel 2015 il protocollo internazionale Under 2 Mou per limitare il riscaldamento del pianeta entro i 2 gradi Celsius, entra in contatto con altri prestigiosi attori impegnati in importanti progetti che potranno coinvolgere anche le imprese e non solo l'Amministrazione". L'esponente dell'Esecutivo ha ricordato che diversi territori sono vulnerabili ai fenomeni meteorologici di fortissima intensita' e che il protocollo instaura una collaborazione con il ramo italiano di Climate-Kic, artefice di valide iniziative e progetti su adattamento e mitigazione sugli effetti dei mutamenti climatici. "Occorre mettere in comune le esperienze migliori e considerare azioni trasversali che vanno dall'ambiente ai trasporti, all'agricoltura, all'efficienza energetica e al turismo", continua l'assessora Spano. "La Sardegna - conclude - ha portato i temi del cambiamento climatico a livello internazionale anche grazie a Francesco Pigliaru, nel ruolo di presidente della Commissione Enve del Comitato delle Regioni". Climate-Kic coordina e sviluppa sul territorio nazionale le azioni finalizzate a combattere il cambiamento climatico e a realizzare la transizione verso una economia a emissioni zero, attraverso programmi sull'imprenditorialita' innovativa, progetti di innovazione e percorsi di formazione. All'intesa prende parte anche Aster, la societa' consortile dell'Emilia-Romagna per l'innovazione e il trasferimento tecnologico per le imprese, le universita' e il territorio, che fa gia' parte della rete di Climate-Kic. Le Kic, Knowledge Innovation Communities, sono "Comunita' della conoscenza e dell'innovazione", ossia partnership pubblico-private create dall'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT). Hanno il compito di integrare molteplici discipline e ricercano la complementarita' tra imprese, istruzione e ricerca per sviluppare prodotti e servizi innovativi, avviare nuove imprese e formare una nuova generazione di imprenditori. (AGI)
Red/Ett