Cagliari - La delegazione di sei lavoratori Eurallumina che da venerdì scorso è in presidio permanente a Roma, davanti a Montecitorio, è stata ricevuta stamane dal sottosegretario della presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, dopo l'incontro di ieri a Palazzo Chigi con il premier Matteo Renzi. Nel frattempo un altro gruppo di operai ha cominciato stamane un presidio, il quinto da marzo, davanti all'assessorato regionale dell'Ambiente per manifestare preoccupazione per l'esito dell'istruttoria in corso sul progetto per il riavvio della produzione nello stabilimento di Portovesme. Il progetto è oggetto delle valutazioni d'impatto ambientale e sanitario Via e a Vis.
Il 16 febbraio scorso all'azienda è stato presentato un documento con la richiesta di integrazioni formulate dalla Asl 7 di Carbonia: da quel momento Eurallumina ha 90 giorni di tempo per proporre soluzioni alle osservazioni. I lavoratori Eurallumina sono in stato di agitazione, in quanto temono che in caso di esito negativo si perda un investimento di circa 190 milioni di euro che darebbe lavoro a 357 dipendenti (con una novantina di nuovi assunti), oltre a operai dell'indotto e degli appalti. Il progetto all'attenzione del Savi, Servizio per la valutazione ambientale della Regione, include una nuova centrale termica a carbone, l'adeguamento della raffineria per utilizzare bauxiti tri-idrate come materia prima per la produzione dell'allumina e l'ampliamento del bacino dei fanghi rossi, residui del ciclo produttivo. (AGI)