(AGI) - Roma, 13 lug. - La Corte Costituzionale ha sancito l'illegittimita' della norma, contenuta nella legge regionale della Liguria riguardante "interventi a favore delle vittime della criminalita'", con la quale veniva previsto un patrocinio a spese della Regione nei procedimenti per la difesa dei cittadini indagati per aver commesso un delitto per eccesso colposo in legittima difesa, o assolti per l'esimente di legittima difesa. A impugnare la norma era stata la Presidenza del Consiglio: la Consulta ha ritenuto fondata la questione per violazione dell'articolo 117 della Costituzione che attribuisce allo Stato competenza esclusiva nella materia riguardante 'ordine pubblico e sicurezza'. "E' qui in questione - si legge nella sentenza depositata oggi - la concessione di un sostegno economico ai cittadini che, vittime di un delitto contro il patrimonio o contro la persona, affrontano un procedimento penale con l'accusa di aver colposamente ecceduto i limiti della legittima difesa. Tale concessione e' manifestazione di un indirizzo regionale in tema di prevenzione dei reati e di contrasto alla criminalita', materia che la costante giurisprudenza di questa Corte ha sempre considerato riservata allo Stato: un indirizzo regionale che necessariamente incide sulla percezione dei consociati circa l'atteggiamento in questa materia delle autorita' pubbliche". Dunque, "e' la 'ratio' ispiratrice della disposizione ad interferire anche con la materia 'ordine pubblico e sicurezza': attraverso il sostegno economico nel procedimento e nel processo - conclude la Consulta - e' infatti incoraggiato (o non scoraggiato), in ambito regionale, il ricorso alla 'ragion fattasi'". (AGI)
Oll