(AGI) - Reggio Emilia, 16 mar. - Manifestazione davanti al carcere di Reggio Emilia sabato 18 marzo, promossa dal Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) per denunciare "la gravissima situazione di disordine e di cattiva gestione in cui si trova la struttura penitenziaria, a causa della totale assenza di vertici autorevoli e di una linea di comando capace di dare certezze al personale di polizia penitenziaria". "Gli eventi critici si susseguono con cadenza quotidiana - affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Campobasso, segretario nazionale - al punto che ormai il personale e' stremato e oltre 100 agenti hanno fatto inchiesta di conferire con il provveditore regionale, per esporre la gravissima situazione". Pochi giorni fa, segnala il sindacato, un detenuto ha tentato di impiccarsi nel bagno della cella in cui e' ristretto ed e' stato salvato dalla polizia penitenziaria; sempre nei giorni scorsi un detenuto ha posto in essere atti vandalici nel reparto in cui e' ristretto, un altro si e' procurato delle lesioni perche' voleva per forza la terapia; in un altro reparto c'e' stato un vero e proprio regolamento di conti tra detenuti e uno di loro ha riportato un taglio sul viso, un altro si e' cucito la bocca, sempre per protesta. L'ultimo episodio in ordine di tempo, cocnluse dil sidnacato, riguarda un caso di Tbc, "ormai sempre piu' frequenti nelle carceri italiane". "Riteniamo che questa situazione non sia piu' tollerabile ed i vertici dell'amministrazione devono porvi rimedio al piu' presto", conclude il Sappe. (AGI)
Ari