(AGI) - Roma, 12 gen. - Per evitare casi di sovraffollamento nei pronto soccorso, come e' accaduto all'ospedale di Nola, si potrebbe ricorrere maggiormente ai privati, seguendo il modello della Lombardia. Lo ha detto il presidente dell'Associazione italiana ospedalita' privata (Aiop), Gabriele Pelissero, conversando con i cronisti a margine della presentazione del XIV rapporto dell'associazione sull'attivita' ospedaliera in Italia.
"Credo che la rete dei soccorsi ospedalieri vada ripensata nella sua organizzazione, con la partecipazione attiva dei privati", ha spiegato Pelissero. "Nelle regioni dove questo e' gia' avvenuto - ha aggiunto - il sistema funziona. Mi riferisco innanzitutto alla Lombardia, dove i privati sono completamente inseriti nella rete delle urgenze-emergenze. Ma ci sono anche esempi significativi nel Veneto, nel Lazio e in Campania". "Certamente - ha osservato Pelissero - questo comporta un costo e ogni regione deve fare un piano".
La proposta non vede contraria la presidente della commissione Igiene e sanita' del Senato, Emilia De Biasi, intervenuta alla presentazione del rapporto: "Occorrono delle regole - ha detto ai giornalisti -, e' necessario fare dei piani delle emergenze-urgenze con una centrale unica regionale. Insomma, ci sono molti elementi da valutare e questo aumento dell'offerta dei pronto soccorso ha certamente un costo". (AGI)
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