(AGI) - Sulmona (L'Aquila), 26 giu. - "Sembra che dal progetto della nuova struttura ospedialiera di Sulmona sia stata cancellata la previsione del 'repartino' per i detenuti che oggi, nell'attuale ospedale, e' individuato in uno scantinato insalubre e quindi inutilizzabile". Lo afferma Massimo Carugno, reasponsabile nazionale per il Psi del Dipartimento diritti del cittadino. "Evidentemente - sottolinea - si dimentica che a Sulmona esiste uno stabilimento penitenziario di alta sicurezza che si colloca tra i piu' grandi d' Italia e che, dopo l'ampliamento, sara' uno dei piu' importanti d'Europa per la sua potenzialita' di ospitare esclusivamente detenuti di altissima pericolosita' criminale. In tal senso va senz'altro ascoltato l'appello di Mauro Nardella vice segretario generale della UilPa Polizia Penitenziaria rivolto ai vertici politici regionali e cittadini al fine di scongiurare tale gravissimo errore. In mancanza di un reparto apposito e funzionale - spiega Carugno - i vertici ospedalieri saranno costretti ad ospitare detenuti associati a 'Ndrangheta, Mafia, Camorra, Sacra Corona Unita nelle corsie destinate ai malati comuni. Non sfugge a nessuno che una eventualita' del genere e' di altissimo pericolo per tutti. Per i malati, per gli operatori sanitari, per chi e' deputato alla sicurezza. Chiedero' - fa infine sapere l'esponente del Psi - ai gruppi parlamentari del mio partito di presentare idonee interrogazioni al Ministro della Giustizia e a quello della Salute, per sapere se tale decisione scellerata e' vera e in caso positivo perche' venga scongiurata". (AGI)
Red/Ett