AGI - La vicepresidente del Senato e parlamentare di Forza Italia Licia Ronzulli viene sentita in Procura a Milano come persona informata sui fatti, nell'ambito dell'inchiesta della Dda e della Procura nazionale antimafia sul gruppo legato alla società Equalize, che sarebbe stato in grado di bucare le banche dati strategiche del Paese per compiere presunte attività di dossieraggio illecito.
È stata la stessa Ronzulli a chiedere ai pm milanesi di essere convocata per fornire la propria versione. Dagli atti d'inchiesta emerge che la parlamentare avrebbe richiesto a Enrico Pazzali, presidente dell'agenzia d'investigazioni di via Pattari, di fare un controllo sulla manager di Autogrill Simona Gelpi. "Mi arriva, mi arriva dalla Ronzulli, mi fa un po' paura", diceva Pazzali nel luglio 2022 parlando con il socio ed ex poliziotto Carmine Gallo. "Non lo so... No no avrà una quarantina d'anni non lo so e comunque lavora in Autogrill... Guarda che non ci sia mai qualche roba con Berlusconi... Qualcosa del genere", proseguiva il presidente autosospeso di Fondazione Fiera, indagato, sul nominativo indicatogli da Ronzulli. Come accertato dai carabinieri del nucleo investigativo di Varese, il nome di Gelpi sarà "interrogato" nella banca dati Sdi dal centro Dia di Lecce.
La senatrice azzurra: "Mai chiesto niente a Pazzali"
"La Procura aveva già inteso e oggi ha preso definitivamente atto che non ho mai fatto richiesta di alcun dossier a Enrico Pazzali. Ho chiesto di essere ascoltata per sgombrare il tavolo da ricostruzioni fantasiose e allusioni che mi vedrebbero accostata ai cosiddetti 'spioni'. Questo è totalmente falso e l'ho ribadito ai magistrati. Io non mai parlato di questa professionista con Pazzali", ha dichiarato Ronzulli.
Interpellata sui suoi rapporti con Enrico Pazzali, la senatrice ha detto: "Lo conosco da quando era amministratore delegato di Fiera spa nella consiliatura precedente a quella in cui sono entrata io nel 2015. Lui non era già più ad. Lo conoscevo perché in precedenza c'erano stati degli eventi fieristici, a cui ovviamente abbiamo partecipato anche per questioni politiche e istituzionali". "Sono molto scandalizzata e trovo che questo sia un verminaio inqualificabile", è il commento di Ronzulli sulla vicenda, "credo che bisognerà fare qualcosa anche dal punto di vista legislativo. Già il sistema è fragile perché non solo il servitore dello Stato infedele ma addirittura un comune cittadino che si intende un po' di informatica riesce a 'bucare' i server. Con l'intelligenza artificiale sarò anche peggio".