Roma - "Dopo la Brexit e l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca sale l'incertezza e il Sì alla riforma aiuterà l'economia". Il Corriere della Sera riassume così la tesi espressa dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in una intervista pubblicata oggi.
Dopo l'elezione di Trump, osserva il ministro, "le conseguenze sono ancora difficili da decifrare", i suoi annunci sono "un mix di aumenti della spesa pubblica in infrastrutture, di deregolamentazione dei mercati, di ripresa del protezionismo, di abbattimento delle tasse". Per questo, secondo Padoan, "bisognerà capire come tutte queste cose possano stare insieme", ma un elemento certo è che "l'inflazione ricomincerà a salire" e "questa attesa cominciamo a riscontrarla anche sui tassi dei titoli di Stato".
Il ministro si dice preoccupato innanzitutto da "una eventuale chiusura delle frontiere. Si parla di rinnegare l'accordo Nafta" e "di un rapporto commerciale con la Cina di duro confronto", "se chiudiamo i mercati l'incertezza aumenterà".
L'aumento dello spread "è un fenomeno comune, legato alle attese sull'inflazione americana. I tassi sono andati su un po' in tutta Europa. Non c'è un rischio in Italia, ma nervosismo sulla prosecuzione delle riforme". Sulla manovra, per Padoan "non cambia. Gli obiettivi di finanza pubblica saranno raggiunti con la maggiore crescita". Per il ministro non si tratta di un impianto fragile", ma "coerente con le precedenti leggi di Stabilità, orientato allo sviluppo".