Roma - Nessun governo di scopo, niente giochini della vecchia politica: il premier Matteo Renzi, guardando al prossimo appuntamento referendario, dice chiaramente che "o si cambia o non servo io". E guardando ai punti principali della riforma costituzionale, aggiunge, "anche Berlusconi è d'accordo". Per il presidente del Consiglio, "il 5 dicembre non ci sarà l'invasione delle cavallette" se al referendum dovesse vincere il No, "ma rimarrà tutto come adesso. Gli italiani non si facciano fregare dai partiti. Gli elettori leggano il quesito e poi votino secondo coscienza".
Il futuro, per Renzi, è chiaro: "Io non posso essere quello che si mette d'accordo con gli altri partiti per fare un governo di scopo. Io non sono disponibile a stare dentro i giochini della vecchia politica. O si cambia o non servo io".
"Con il rispetto che si deve a Berlusconi, una volta mi definisce un pericoloso dittatore o quasi, una volta un leader. L'importante è che c'è una riforma della Costituzione che chi in passato ha votato per Berlusconi non può non votare". Guardando poi in casa propria, Renzi si dice dispiaciuto per "il No di quelli che hanno votato sì in Parlamento: quelli di FI e del mio partito, ma non a livello personale". Nei prossimi giorni, il presidente del Consiglio si vedrà con una decina di vecchi amici ai quali cercherà di spiegare la riforma nel dettaglio.
Quanto alla legge elettorale, "sia che vinca il Sì sia che vinca il No sarà cambiata", assicura il premier, sottolineando che "si fa comunque la legge elettorale nuova in ogni caso". E sulle polemiche degli ultimi giorni con Bruxelles, Renzi spiega, "non voglio prendere il voto degli euro-scettici, voglio cambiare l'Europa". "Serve un'Europa diversa e per farlo l'Italia è disponibile a mettere anche più soldi, a patto che non ci lasci soli con l'immigrazione e non continuino le politiche di austerità. Non so se a livello elettorale paga".
Infine, Renzi guarda al di là dell'Atlantico e di fronte alle incognite suscitate dall'elezione del repubblicano Donald Trump, ricorda: "E' il nuovo presidente degli Stati Uniti, l'ho chiamato tra i primi a livello europeo, lavoreremo insieme e ogni polemica o battuta contro di lui mi sembra fuori luogo".