AGI - Giuseppe Conte lo ha sottolineato durante l'assemblea del gruppo del Movimento 5 stelle qualche giorno fa: il simbolo è inattaccabile, fidatevi di me che sono un avvocato... Concetto ribadito anche oggi in un'intervista alla Stampa. Il simbolo è del Movimento 5 stelle, "glielo dico da avvocato", ha sottolineato. Oggi il deputato Alfonso Colucci ha spiegato quanto è emerso durante l'ultimo incontro tra il presidente M5s e i parlamentari pentastellati. "Quando gli iscritti avranno votato anche domenica, politicamente il discorso sarà chiuso. Se ci saranno delle appendici legali ce la sbrigheremo in tribunale", ha detto il fedelissimo del giurista pugliese.
Insomma, da lunedì si volta pagina ma l'obiettivo, qualora Grillo dovesse andare avanti nella sua battaglia legale, sarebbe quello di rispondere colpo su colpo. Il ragionamento ribadito nell'ultima occasione con i deputati e i senatori è che qualora l'ex comico ligure dovesse intentare una causa la reazione sarebbe veemente. "Sarebbe una mossa temeraria, rischierebbe di farsi male sul serio...", riferisce un 'big'.
Del resto, lo stesso Conte nell'assemblea ha ricordato come i dissidenti che hanno portato avanti una battaglia contro il vecchio statuto al tribunale di Napoli sono stati chiamati a pagare le spese processuali e si è evitato pure di chiedere i danni di immagine. E poi ci sono i contenuti del contratto stilato: la copertura legale a patto di una non rivendicazione sul simbolo.
Il convincimento dell'avvocato di Volturara Appula è che Grillo non abbia margini di manovra sul simbolo che è utilizzato dall'associazione del Movimento 5 stelle ed è della comunità. Ma il fondatore del Movimento nel video di due giorni fa sul carro funebre in cui ha annunciato che M5s è morto non ha escluso affatto ulteriori mosse. Anche se chi gli ha parlato sostiene che per ora non c'è nulla di concreto, a spingerlo a scendere in campo nuovamente sono soprattutto alcuni ex pentastellati. Intanto si è aperta questa mattina alle 10 e si chiuderà alle 22 di domenica prossima la nuova votazione online degli iscritti sui quesiti statutari che si pronunceranno sulle norme per la modifica del simbolo, sugli organismi di garanzia e sul ruolo del garante.
La sfida è quella del raggiungimento del quorum, arrivare ad almeno 44.467 votanti sui circa 89mila aventi diritto. "Già stasera (5 dicembre, ndr) sarà superato il 20% del totale degli iscritti", il convincimento di molti pentastellati, anche se qualcuno sostiene come l'esito delle votazioni non sia del tutto scontato. Dati ufficiali non ce ne sono ma c’è fiducia nel Movimento 5 stelle e anche nell'assemblea si è sottolineato un clima di compattezza e la necessità di guardare avanti. Conte in ogni caso non teme una scissione: "Da Grillo in tre anni non ho sentito nessun progetto politico alternativo".
Sull'ex Elevato il giudizio è 'tranchant': "Il mito - ha detto Conte nell'intervista alla Stampa premettendo di non essere mai stato un figlio di Grillo - si è ampiamente consumato. L'indicatore di quello che sto dicendo è proprio il voto degli iscritti sulla sua defenestrazione. Mi ha sorpreso negli esiti anche per l'entità. E mi ha fatto capire quanto Grillo si sia staccato dalla sua comunità". Ma sono altre le parole che hanno fatto maggiormente rumore nel campo del centrosinistra. Se si votasse domani il M5S si presenterebbe da solo alle elezioni? Alla domanda l'ex presidente del Consiglio non si è scomposto: "Se il Pd non cambia idea" su alcune questioni come le armi e la commissione europea guidata da Ursula Von Der Leyen "sì. E' la logica conseguenza della nostra coerenza. Questi punti per noi sono assolutamente discriminanti".