AGI - L'Italia è "una ferma sostenitrice del multilateralismo" e in virtù di ciò non accetterà riforme del Consiglio di Sicurezza Onu che creino "nazioni di serie A e nazioni di serie B". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento al "Summit for Future" nel quadro dei lavori della 79/ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento al Summit for Future alle Nazioni Unite ha illustrato la filosofia del Piano Mattei per l'Africa, spiegando che il suo approccio "non è paternalistico o predatorio ma basato sul rispetto". Meloni ha sottolineato come la creazione di opportunità economiche per i giovani africani sia funzionale al "diritto di non essere costretti a migrare".
"Sappiamo tutti che nessuno Stato può governare efficacemente da solo le sfide di questo tempo", ha proseguito Meloni, "per questo l'Italia è una convinta sostenitrice del multilateralismo e della sua istituzione più rappresentativa che sono le Nazioni Unite, il luogo nel quale ogni voce viene ascoltata, il luogo nel quale siamo chiamati a imparare a capirci e a rispettarci".
"Chiaramente ogni organizzazione è efficace se le sue regole sono giuste e condivise", ha proseguito, "per questo noi siamo convinti che qualsiasi revisione della governance delle Nazioni Unite, in particolare riguardo il Consiglio di Sicurezza, non possa prescindere dai principi di eguaglianza, democraticità, rappresentatività. La riforma ha senso solo se viene fatta per tutti e non solo per alcuni. Non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che esistano nazioni di Serie A e di Serie B. Esistono le nazioni con le loro storie, le loro peculiarità e i loro cittadini che hanno tutti gli stessi diritti, perché nasciamo tutti liberi e uguali".
Tra i temi trattati anche le nuove tecnologie e le opportunità connesse all'intelligenza artificiale.
Lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale deve avere al centro gli esseri umani e al momento non sembra ci sia abbastanza consapevolezza sui rischi che questo strumento, se non gestito, comporta. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento al Summit for Future, nel quadro della 79/ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite. "Non ci devono essere ritardi nell'affrontare le innovazioni tecnologiche, a partire dall'intelligenza artificiale generativa, un fenomeno sul quale temo ci sia insufficiente consapevolezza", ha dichiarato la premier, "l'IA è un moltiplicatore ma la questione è cosa dobbiamo moltiplicare: se usiamo questo moltiplicatore per curare malattie oggi incurabili, avremo contribuito al bene comune; se ci sarà un aumento degli squilibri, le conseguenze saranno potenzialmente catastrofiche".
"Solo noi con la politica dobbiamo rispondere, non le macchine", ha concluso, ribadendo la necessità di uno sviluppo dell'Intelligenza Artificiale che sia "antropocentrico.