AGI - C'era una volta il ministro, che non c'è più e lascia il posto a "Genny". Nemmeno al "dottor" o al "direttore", che sarà pure 'ex' ma una direzione è per sempre, come il titolo di onorevole. E allora per riportarlo alla brusca realtà, Maria Rosaria Boccia sfronda la retorica istituzionale e traspone il linguaggio social agli affari intimi, o viceversa.
Finora "Genny" è esistito, come nomignolo, nei meme, negli editoriali canzonatori, e nella cerchia familiare. Gennaro Sangiuliano, grazie all'ultimo post su Instagram, è soltanto un ex amante che ha avuto la ventura di troncare, bruscamente, un rapporto.
La notorietà politica arriva sul piano inclinato della polemica social-sentimentale. "Genny non mi ha ancora chiesto scusa", scrive l'imprenditrice di Pompei che ha travolto il ministro prima col suo fascino, poi con stories e reels. E fin qui i sentimenti di vario genere, giustificano il diminutivo. "E continua a minacciare una denuncia. Le denunce non si minacciano, si fanno, e queste continue minacce hanno il sapore di un'estorsione".
L'ultimo post di Maria Rosaria Boccia è una replica, non proprio immediata, alle dichiarazioni dell'ex titolare di via del Collegio Romano e al suo avvocato. "Presenteremo una denuncia entro 48 ore". 24 sarebbero già passate e lunedì aprono gli uffici giudiziari. Boccia si porta avanti, al punto da lasciar intendere che i corridoi di una procura potrebbero affollarsi di avvocati e documenti.
Se una separazione, nella canzone d'autore, passa come "Parole d'amore scritte a macchina", les Liaisons Dangereuses al sole degli Scavi non passeranno, solo, per un giudice civile. Ma Boccia, che in questi giorni, ha cercato di tenere sempre alta l'asticella e di non ridurre a caciara personale la questione, mette il carico e chiede, certamente non a Genny: "Una persona che si è dimessa da ministro e che ha detto tante bugie può tornare a lavorare nel servizio pubblico televisivo? Può chi manipola la verità lavorare per la Tv di Stato, per di più in ruoli di comando?".
Ma poi torna alle sue competenze ultime, e rilascia un parere di 'conformità' sulle ultime scelte di "Genny". "Anche questo curriculum mi sembra idoneo alla carica...", scrive sempre su Instagram Maria Rosaria Boccia, commentando un articolo di Dagospia sulla consigliera cda del Maxxi, Raffaella Docimo, che guiderà la fondazione del museo in attesa del prossimo presidente che prenderà il posto di Alessandro Giuli, nominato neo ministro della Cultura.