AGI - "Non c'è niente di cui il ministro possa essere preoccupato, non deve temere nulla. Questa è una vicenda di natura totalmente privata". Queste le parole dell'avvocato Silverio Sica, legale del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, dopo il colloquio tra i due in relazione alla vicenda che vede coinvolta Maria Rosaria Boccia. "Nelle prossime 48 ore presenteremo una denuncia", chiarisce. "Non ci sono prove che il ministro sia stato ricattato - spiega il penalista -, questo lo escludiamo senza dubbio".
La procura regionale della Corte dei Conti del Lazio, intanto, valuterà eventuali profili illeciti nella vicenda che vede coinvolti Sangiuliano e Boccia. I magistrati, coordinati dal procuratore regionale Paolo Luigi Rebecchi, potrebbero avviare un'istruttoria per valutare possibili violazioni di tipo contabile.
Boccia spiega le registrazioni
"Perché ho registrato tutto da un certo punto in poi? Perché il ministro mi ha detto una frase che mi ha colpito molto, 'io sono il ministro, io sono un uomo, io rappresento l'istituzione e in futuro nessuno crederàa tutto quello che tu dirai'". È una delle risposte di Maria Rosaria Boccia nella sua intervista alla Stampa, a proposito delle 'prove' dei suoi rapporti con il ministro.
Il legale del ministro: "Le chat? Possono rivoltargli il cellulare"
"Il ministro mi ha detto che possono rivoltargli il cellulare: tanto non c'è nulla" di compromettente, dice l'avvocato Sica, legale di Sangiuliano, dopo il colloquio tra i due. "Proprio oggi abbiamo esaminato dettagliatamente tutte le chat del ministro e non c'è niente oltre al fatto strettamente privato", aggiunge. "Dai fatti che mi sono stati esposti c'è una strana sintonia tra il fatto che non le viene concessa questa nomina a cui lei aspirava e l'uscita di foto e quant'altro", conclude il penalista. Nella denuncia che sarà depositata si farà, probabilmente, riferimento ai reati di tentata estorsione e violazione della privacy.
Sangiuliano: "Bene l'interessamento della Corte dei Conti, chiarirò tutto"
"Sono lieto di apprendere che la Corte dei Conti stia valutando la possibilità di aprire un fascicolo sulla vicenda che mi riguarda. In tal modo avrò la possibilità di chiarire tutto e dimostrare che non sono stati spesi fondi pubblici né un euro del Ministero è stato utilizzato per viaggi e trasferimenti della signora Maria Rosaria Boccia". Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.