AGI - "La Cina è "inevitabilmente un interlocutore molto importante per ragionare insieme di come garantire stabilità e pace". Giorgia Meloni nel bilaterale di oltre un'ora e mezza con il Presidente Xi Jinping riconosce il ruolo chiave di Pechino in uno scacchiere internazionale segnato "da una insicurezza crescente". E, allo stesso tempo, dopo lo 'strappo' per l'uscita dell'Italia dalla Via della Seta, rilancia e riallaccia i rapporti bilaterali con la Cina, un "partner di grande rilievo" con cui occorre mantenere intatto quel 'ponte' secolare costruito da Marco Polo 700 anni fa.
Senza rinunciare, però, a richiamare i temi chiave che punteggiano la missione in Cina della premier: la necessità di "un interscambio che continui a essere libero" attraverso "un sistema di regole stabile", oltre alla "cooperazione equilibrata" e alla "reciproca fiducia". Rivendicando, poi, anche il ruolo dell'Italia nelle relazioni tra il Dragone e l'Ue nel "tentativo di creare rapporti commerciali che siano il più possibile equilibrati". Giacca blu scuro e cravatta rossa per il leader cinese, vestito azzurro per la premier italiana, la stretta di mano davanti alle bandiere delle rispettive nazioni poi la passeggiata dei due leader lungo i giardini della Diaoyutai State House, a ovest di Pechino, che poi hanno parlato per oltre 90 minuti nel bilaterale. Quindi la cena offerta dal leader cinese.
La 'sponda' di Meloni è stata raccolta da Xi che rievoca comunque la Via della Seta. I due Paesi "dovrebbero difendere e portare avanti lo spirito dell'antica Via della Seta e - dice il leader cinese - sviluppare le loro relazioni bilaterali da una dimensione storica, dall'altezza strategica e da una prospettiva a lungo termine". Nel concreto, Xi assicura che il suo Paese è disposto a collaborare con l'Italia per esplorare la cooperazione in aree emergenti come i veicoli elettrici e l'intelligenza artificiale". Sul tavolo del faccia a faccia, la cui durata va oltre quella del tradizionale protocollo, i temi prioritari, mette in evidenza Palazzo Chigi, dell'agenda internazionale, dalla guerra in Ucraina ai rischi di un ulteriore aggravamento della situazione in Medio Oriente, fino alle crescenti tensioni nell'Indo-Pacifico. Meloni e Xi si erano visti, prima di oggi, solo una volta: nel corso del G20 di Bali nel novembre 2022. Nel frattempo il mondo è cambiato, la lunga guerra in Ucraina e la crisi mediorientale hanno 'curvato' la Storia.
Il secondo incontro tra i due leader avviene in un contesto internazionale sempre più incerto, in cui la Cina e' scesa in campo determinata con la diplomazia sia sull'Ucraina (la visita di Kuleba a Pechino) sia sul Medio Oriente (ha ospitato i colloqui tra le fazioni palestinesi tra cui Hamas e Fatah). Un ruolo segnato, tuttavia, dalle tensioni con la Nato che nel documento finale dell'ultimo vertice aveva ammonito Pechino di "smettere qualsiasi forma di sostegno politico e materiale" alla Russia. Intelligenza Artificiale, lotta contro il cambiamento climatico, e il processo di riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sono state altre questioni al centro dell'incontro tra il presidente cinese e la premier italiana.
La terza giornata di missione di Meloni a Pechino è iniziata nel primo pomeriggio sulle note de "La Vita è Bella" con l'inaugurazione al Millennium Museum della mostra su Marco Polo. Il viaggiatore veneziano - unico straniero insieme a Matteo Ricci raffigurato sul bassorilievo circolare che narra la millenaria storia cinese - "ha tracciato una strada che dall'Italia porta alla Cina: a volte è stato un tragitto agevole, a volte - sottolinea Meloni - più in salita ma quella strada è sempre stata percorribile. Tocca a noi mantenerla tale". Poi l'incontro nella Grande Sala del Popolo con il presidente dell'Assemblea del Popolo cinese, Zhao Leji, e infine il 'cuore' della missione per il colloquio con Xi Jinping. Intanto, mentre rimbalza sui media un video in cui Meloni è a cena in un ristorante tradizionale cinese a Pechino - insieme alla figlia e allo staff - dove si tiene anche una festa di compleanno con tanto di canti tipici, la premier lascerà domani la capitale per volare a Shanghai, dove concluderà la missione.